#Vittoria. Sequestrato un deposito abusivo di bombole di GPL
Un deposito abusivo di bombole di GPL a Vittoria che non rispettava i requisiti minimi di sicurezza è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza. Durante l'operazione sono state sequestrate anche 7.740 chili di GPL contenuti in ben 799 bombole con capacità complessiva pari a 13mila 445 chili.
I tre responsabili, tutti vittoriesi, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ragusa, per detenzione di materiale infiammabile, per irregolare imbottigliamento di GPL e per violazioni alla normativa antincendio.
“L'operazione – spiegano dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ragusa – ha avuto origine nell'ambito dei controlli finalizzati al rispetto della normativa in materia di accise, con una serie di mirati appostamenti e pedinamenti dei camion trasportatori di bombole fino al deposito oggetto di sequestro. All'atto dell'accesso in quest'area, un addetto ha esibito una licenza di detenzione ai fini di vendita per non più di mille chili di GPL in bombole, sostenendo di essere in regola con i quantitativi massimi imposti dalla legge”.
I finanzieri però hanno scoperto 800 bombole all'esterno del gabbiotto di cemento autorizzato. Quelle vuote erano conservate a cielo aperto mentre quelle piene erano stipate in un deposito chiuso e privo di aerazione sempre di pertinenza del titolare dell'attività. “La maggior parte di queste bombole – aggiungono i finanzieri – erano esternamente corrose, tenute in un cattivo stato di conservazione e addirittura non sottoposte a ricollaudo dopo la data di scadenza. Nessuna di esse, infine, riportava la valvola attestante la data di prova di tenuta e lo stabilimento di provenienza”.
Le Fiamme Gialle hanno quindi verificato che mancavano le autorizzazioni e le certificazioni attestanti i requisiti minimi di sicurezza.
“Quanto è stato accertato – continuano dal Comando Provinciale – è espressamente vietato dalle vigenti normative a causa della pericolosità della procedura di manutenzione/detenzione delle predette bombole, che espone gli operatori stessi, la popolazione residente nei pressi degli impianti e gli utilizzatori finali delle bombole ad elevati rischi di incendio ed esplosioni. Inoltre, determina una notevole concorrenza sleale sul mercato, considerato che, in tal modo, il titolare dell'attività era in grado di fornire una notevole quantità di bombole di GPL per uso domestico, senza dover affrontare i costi fissi e imprescindibili legati alla sicurezza nell'ambito della commercializzazione del prodotto di specie”.