#Vistidall’albero. I nuovi super poteri del direttore generale-city manager Le Donne
Aumentano i poteri del segretario generale e city manager del Comune di Messina Antonio Le Donne.
Con una delibera di Giunta proposta dallo stesso sindaco Renato Accorinti, si conferisce al manager il potere di “intervenire e sostituire il dirigente inerte e inattivo nei procedimenti a rilevanza esterna e interna”.
In linea di principio siamo favorevoli a questa delibera. Ci convince che il segretario-direttore generale, chiamato a Messina da Accorinti per far funzionare meglio la macchina amministrativa e realizzare anche risparmi di gestione, abbia tutti gli strumenti per ridare (o meglio: dare) efficienza a una macchina amministrativa lenta e distratta come quella di Palazzo Zanca.
Pensiamo anzi che questo provvedimento sia tardivo, ma tant'è, meglio tardi che mai. Certo, ci chiediamo perché sinora Le Donne non abbia attivato tutti gli strumenti già previsti dalla normativa in materia di dirigenti o funzionari inadempienti e, in alcuni casi, scarsamente produttivi.
Esistono norme sanzionatorie e si possono adottare provvedimenti disciplinari che vanno dal richiamo alla sospensione, fino al licenziamento in tronco. Il segretario-direttore generale ha anche il potere di far ruotare i dirigenti nei loro incarichi all'interno del Comune e questo lo ha fatto.
Che poi decida di avvalersi o no di tutte queste prerogative è un'altra storia. Pensiamo, in definitiva, che tutto ciò che assegna responsabilità chiare e dirette a chi ha il compito di far funzionare la macchina amministrativa sia cosa buona e giusta. Come cittadini speriamo che ritardi che hanno determinato anche in un recente passato la perdita di finanziamenti per il Comune di Messina non si ripetano più.
Ammesso, ovviamente, che questi ritardi siano imputabili ai soli dirigenti e non a sindaco e assessori. Ci auguriamo che questo provvedimento dia impulso al processo di ammodernamento e garantisca maggiore efficienza alla malmessa e obsoleta macchina amministrativa di Palazzo Zanca. Pieni di speranza, almeno oggi, vi auguriamo buona giornata dall'albero.