Un unico cartellone per la nuova stagione del Vittorio Emanuele

Presentazione stagione ET 25 7 2014
Da sinistra: Bruschetta, Renzo, Romano, Accorinti, Puglisi, Saija

Dopo oltre un anno di inattività l'Ente Teatro di Messina è pronto a ripartire. Stamane è stata presentata la stagione 2014-2015 del teatro Vittorio Emanuele, alla presenza del presidente Maurizio Puglisi, del soprintendente Nino Saija e del commissario straordinario della Provincia regionale Filippo Romano. Con loro i direttori artistici di prosa e musica Ninni Bruschetta e Giovanni Renzo e il sindaco Renato Accorinti.

La stagione è senz'altro ricca di novità, a partire dal cartellone unico che accorpa gli spettacoli di prosa, musica, danza e cinema, nella sempre più diffusa ottica della commistione tra generi che si accompagna a un progetto più ampio di teatro aperto che coinvolgerà in maniera permanente gli spazi della Sala Laudamo.

Sipario aperto dal 16 ottobre con Toni Servillo in “Servillo legge Napoli”. Tra gli arcinoti, anche Beppe Fiorello con lo spettacolo dedicato al padre “Penso che un sogno così”, Monica Guerritore e Carolina Crescentini con “Qualcosa rimane” del drammaturgo americano premio Pulitzer Donald Margulies, Elio di Elio e le storie tese nel ruolo di Figaro per un adattamento de “Il Barbiere di Siviglia” di Rossini ed Enzo Iachetti con il concerto-tributo “Chiedo scusa al Signor Gaber”.

Ampio spazio alle eccellenze messinesi e siciliane che da tempo raccolgono riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. A partire da Spiro Scimone e Franco Sframeli al Vittorio Emanuele con“Giù”, l'unico dei loro spettacoli a non esser stato ancora rappresentato a Messina. E poi Vetrano e Randisi con “L'onorevole” di Sciascia, Giampiero Cicciò e Federica De Cola con “Lei e lei” (scritto dallo stesso Cicciò), la compagnia Carullo-Minasi con la trilogia sul limite che include anche lo spettacolo vincitore del premio Scenario 2011 “Due passi sono”.

Altri spettacoli di prosa previsti sono “Il guaritore” di Michele Santeramo, “Suicidi? Tangentopoli in commedia” di Bebo Storti, “Una pura formalità”, adattamento teatrale dell'omonimo film di Tornatore, “Jucatùre” con Renato Carpentieri e la pièce del venticinquenne Joele Anastasi “Io mai niente con nessuno avevo fatto”, vincitrice nel 2013 del premio Miglior Drammaturgia al Roma Fringe Festival.

Ciliegina sulla torta saranno i due ospiti internazionali: la compagnia giapponese Mum&Gipsy con lo spettacolo “Dots, Lines and The Cube” e il circo teatrale del francese Aurélien Bory con lo spettacolo “Plan B”.

In collaborazione con le tre storiche associazioni concertistiche messinesi (Filarmonica Laudamo, Accademia Filarmonica e Associazione ), il debutto della stagione musicale è previsto per il 25 ottobre con le sinfonie di Bach suonate da Ramin Bahrami.

Il cartellone sarà caratterizzato da un'offerta che spazia dalla tradizione classica e jazz a una carrellata di musiche dal mondo, con della Camerata Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, della Berliner Philarmoniker e dell'Orchestra Tzigana di Budapest.

A metà tra musica e danza lo spettacolo di flamenco su musiche iraniane suonate dal vivo intitolato “Convivencia”, come anche lo spettacolo di tango della compagnia argentina “Pasiones Company”. Per la categoria grandi nomi, Paolo Fresu con “Vinodentro” e Antonella Ruggiero con “Musiche del mondo”. Inoltre, gli spazi della Sala Laudamo e della Sala Sinopoli (al IV piano del Vittorio Emanuele) ospiteranno le rassegne musicali Accordiaccorde e Giovedì in musica.

Con “Concertopera”, una selezione di sinfonie e cori dalle più famose opere liriche italiane eseguite dall'Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele, si tenta di sopperire alla mancanza in cartellone di spettacoli di lirica, che rappresentano un tasto dolente per via dei costi notoriamente elevati.

Il soprintendente Saija ha però precisato che la necessità di questo temporaneo rinvio non toglie nulla “al progetto fortemente voluto di tornare a dare il giusto spazio a questo settore cardine della storia del teatro” e aggiunge che “il CdA sta già lavorando a una possibile implementazione del cartellone prevista per la primavera del 2015.

La novità più grande è però rappresentata dal progetto Laudamo Aperta che vedrà la Sala Laudamo diventare un vero e proprio cantiere teatrale, con l'obiettivo di far rivivere il Vittorio Emanuele anche come teatro di produzione. Tra le numerose iniziative, citiamo il laboratorio di drammaturgia collettiva finalizzato alla messinscena della maratona teatrale “Nel paese dei balocchi” ispirato a Pinocchio di Collodi, condotto da Angelo Campolo e Annibale Pavone.

Tra le iniziative che vedono la prossima stagione come un progetto integrato su più livelli, sono  previsti anche il lancio di una rivista mensile di cultura e spettacolo, un Festival delle scuole con la messinscena di tutti gli spettacoli teatrali frutto di laboratori scolastici, diversi reading e residenze laboratoriali con artisti italiani e stranieri e il progetto “Teatro in città” a cura di Gianni Fortunato e Monia Alfieri, che porteranno alcuni spettacoli per bambini direttamente negli spazi cittadini. “In risposta al fatto -ha sottolineato Bruschetta- che nei quartieri periferici molte persone non sono neanche a conoscenza del fatto che a Messina esista un teatro”.

Altra interessante iniziativa è la Settimana del cinema muto, un laboratorio rivolto a musicisti e compositori che dovranno sonorizzare un cortometraggio muto. Il lavoro migliore sarà premiato da una giuria di esperti e sarà eseguito dal vivo in occasione del Gran festival del Cinema Muto di Milano 2015.

Il costo complessivo della stagione, inclusi gli spettacoli e le attività di Laudamo Aperta, si aggira intorno ai 600 mila euro. Gli abbonamenti saranno messi in vendita a prezzi fortemente contenuti, con sconti fino al 40% per studenti e giovani fino ai 30 anni e la possibilità di scegliere soltanto alcuni degli spettacoli in cartellone, secondo i gusti e le esigenze di un pubblico vario e sempre più abituato alla fruizione on demand.

“Quello di oggi è un momento di grande valore simbolico per l'intera città – ha sottolineato Saija davanti a una numerosa platea di giornalisti, artisti e semplici cittadini. Tra gli abbonati paganti ci saranno anche  i dirigenti, i direttori artistici e i consiglieri d'amministrazione del teatro, che devono essere i primi a scommettere su questo progetto. Seguiti, ci auguriamo, da un numero sempre più ampio di messinesi.”

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