Un tavolo per la razionalizzazione della raccolta rifiuti

Piattaforma di Trasbordo di Pace 20120725 MG 8898
La piattaforma di trasbordo di

Troppo polemiche e molte accuse sulla gestione della Piattaforma di Trasferenza di Pace. Dopo l'emanazione dell'ordinanza n° 89 firmata dal sindaco Renato Accorinti e dal Antonio Le Donne l'assessore all'Ambiente Daniele Ialacqua ha convocato un tavolo tecnico per martedì prossimo alle 9.

Obiettivo dell'incontro, al quale parteciperanno  rappresentanti dell'ARPA, dell'ASP 5 di Messina, della Provincia regionale, di MessinAmbiente, dell'ATO3 e del Dipartimento Ambiente e sanità, la razionalizzazione della raccolta rifiuti.

L'ordinanza n° 89 di fatto autorizza per sei mesi una situazione che comunque dura da molti anni: lo scarico dei rifiuti a terra in attesa del trasferimento sui mezzi pesanti che poi li portano in discarica.

Dopo lo scandalo che nel 2002 portò alla chiusura temporanea della Piattaforma di Pace, a settembre dello stesso anno arrivò un'autorizzazione della Regione Sicilia che consentì lo stoccaggio momentaneo a terra per 5 anni. Scaduta l'autorizzazione nessuno pensò a rinnovarla.

A richiederla ci ha pensato il neo commissario liquidatore di MessinAmbiente Alessio Ciacci, che nell'attesa ha chiesto all'amministrazione comunale di autorizzare la società a utilizzare l'area “per effettuare nei casi strettamente necessari il deposito dei rifiuti a terra in limitata quantità per assicurare il regolare prosieguo delle attività di raccolta, trasbordo e trasporto in discarica senza avere inevitabili ricadute negative sulla raccolta rifiuti in città e conseguenti problemi di natura igienico-sanitaria nel territorio comunale”.

Un problema, quello dello scarico a terra dei rifiuti prima di essere caricati per il conferimento in discarica, del quale il nostro giornale si è occupato nell'ottobre del 2012 grazie ad una dei Verdi. 

“Gli autocompattatori giunti all'interno del predetto centro di smistamento dei rifiuti -si legge nella denuncia di un anno e mezzo fa- scaricano direttamente sui terreno i rifiuti solidi urbani già male odoranti. Dal punto di osservazione cui mi trovavo (a parlare è il segretario dei Verdi Raffaella Spadaro, ndr) non mi è stato possibile verificare se ci fosse una pedana che isolasse il terreno dai rifiuti e, di conseguenza, se l'eventuale percolato potesse infiltrarsi nelle falde acquifere sottostanti.

O, per vicinanza, nelle acque del torrente. Inoltre -prosegue la Spadaro- ho notato che il personale addetto al centro trattava i rifiuti senza utilizzare alcun accorgimento previsto dalle norme vigenti sulla sicurezza nel lavoro e che i rifiuti erano prelevati e sollevati da terra tramite una macchina operatrice, una sorta di trattore, sino a raggiungere l'altezza del cassone dei tir per esservi caricati in vista del successivo trasporto in discarica.

Un tragitto di circa tre metri, durante il quale alcune parti più leggere dei rifiuti si volatilizzavano. Questa operazione di carico dei rifiuti sui TIR, era effettuata non all'interno del predetto centro di smistamento, bensì sul ponte del torrente antistante lo stesso. Si notava inoltre, che la rete a protezione del centro, prevista dalla normativa vigente è quasi totalmente assente, come non vi è la necessaria cortina di alberi a protezione dello stesso e quindi le eventuali esalazioni maleodoranti possono diffondersi in tutta la zona”.

In attesa di sapere se alla Piattaforma di Trasferenza le cose sono cambiate dopo la denuncia dei Verdi e se lo stoccaggio momentaneo adesso sarà effettuato in maniera più attenta, c'è da sottolineare che a determinare l'accumulo dei rifiuti probabilmente è stata anche la decisione di alcune settimane fa dei vertici di MessinAmbiente, che hanno spostato l'orario del conferimento in discarica dalle 4 alle 7 del mattino per ridurre i costi del 40%.

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