Un altro scandalo travolge il Gruppo Franza: sequestro di navi, beni e denaro per presunta truffa alla Regione
MESSINA. Un altro scandalo travolge il Gruppo Franza. Dopo gli arresti del 18 dicembre scorso a Villa San Giovanni che hanno decapitato i vertici calabresi della holding, oggi tocca alla sponda siciliana. Tre traghetti della NGI, una controllata della holding, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza. Sono le navi Pace, Caronte e Ulisse, impiegate nei collegamenti La Maddalena-Palau, Trapani-Isole Egadi e palermo-Ustica. Le Fiamme Gialle hanno posto sotto sequestro anche somme di denaro, beni mobili ed immobili e quote societarie per oltre 3,5 milioni di euro. I reati ipotizzati sono truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture ai danni della Regione Siciliana. Le indagini hanno consentito di accertare che la nave Pace presenta gravi carenze tecniche e strutturali a causa delle quali “non è assolutamente possibile trasportare in sicurezza persone a mobilità ridotta, come previsto dal bando che la NGI SpA si era aggiudicata nel 2015. Inoltre -si legge ancora nella nota della Guardia di Finanza- si sono verificati nel tempo sostituzioni irregolari del traghetto designato con le navi Caronte e Ulisse, anch'essi carenti dei requisiti previsti per il trasporto delle persone a mobilità ridotta”.
Dalla holding hanno diramato un comunicato per spiegare la posizione dell'azienda che Sicilians ha deciso di non pubblicare perché chi lo firma non è un giornalista iscritto all'albo.