Tutti alla Pascoli-Crispi i 566 profughi arrivati nel pomeriggio
Sono sbarcati sulle pilotine della Capitaneria di Porto poco prima delle 17. Alle 18.30 i primi profughi di questa nuova ondata sbarcata a Messina hanno messo piede nella scuola Pascoli-Crispi.
A portarli in riva allo Stretto una petroliera, che li ha raccolti nel Canale di Sicilia e che come prevedono le norme sulla sicurezza non è entrata in porto ma si è fermata prima, davanti al villaggio Paradiso. Poi lo sbarco al molo Marconi e subito il trasferimento alla Pascoli.
Qui infatti è stato organizzato dalla Prefettura un centro di prima accoglienza, visto che la tendopoli del PalaNebiolo è ancora piena di altri immigrati arrivati nelle ultime settimane.
Sono 566, in maggioranza uomini. Dalle prime informazioni raccolte pare vengano da Siria, palestina, Ciad e Nigeria. Tra loro almeno una ventina di nuclei familiari (i primi ad essere trasferiti alla Pascoli) e una settantina di minori.
Confermata la tragica storia del bimbo di un anno, morto in mare. “Purtroppo al momento non sappiamo di più -spiega il vice prefetto vicario Maria Antonietta Cerniglia.
Siamo stati allertati come sempre in tempi brevissimi e anche per quanto riguarda il loro trasferimento in altre sedi siamo in attesa di disposizioni del ministero dell'Interno”.
I profughi parlano per lo più arabo, qualcuno un po' di inglese. Chiedono soprattutto schede telefoniche per chiamare in patria, le madri pensano ai bambini e cercano latte e vestiti per i piccoli.
Come si legge nella nota inviata da piazza Unità d'Italia, “l'edificio scolastico sarà prontamente dotato, a cura dell'Amministrazione comunale, con l'ausilio del volontariato, dell'Ufficio Regionale Protezione Civile e con il concorso della Croce Rossa – Comitato Provinciale di Messina – dei necessari effetti di prima accoglienza e di quant'altro può servire per la prima accoglienza.
Il vettovagliamento e le ulteriori attività assistenziali saranno garantiti dalla CRI”.
Dalle voci raccolte alla Pascoli, sembra che le prime partenze siano previste già per le prime ore di domani mattina.