Troppe tasse a gennaio, CittadinanzAttiva chiede il rinvio
Neanche il tempo di finire di pagare la TARSU del 2012 e già il nuovo anno si aprirà con il pagamento di IMU e TARES 2013. Una spesa insostenibile per troppi messinesi, con il rischio che molti diventino evasori loro malgrado solo perché non riusciranno a sborsare quanto richiesto nei tempi previsti.
IL Coordinamento dei Procuratori dei Cittadini di Messina chiede una revisione del regolamento della Tassa sui rifiuti e servizi che agevoli le famiglie e preveda i pagamenti in più rate.
“Per la maggior parte dei cittadini sarà impossibile pagare IMU e TARES contestualmente nel mese di gennaio 2014 -spiegano in una nota i portavoce del movimento CittadinanzAttiva. Si rende necessario, pertanto, che il Consiglio Comunale si riunisca d'urgenza per modificare l'articolo 28 del Regolamento della TARES e stabilisca che il pagamento possa avvenire in 4 o più rate a decorrere da febbraio 2014.
Tale modifica può anche esser motivata con la considerazione che a gennaio si dovrà pagare l'aliquota IMU sulla prima casa. Questo intervento è possibile in quanto l'articolo 10, comma 2, del decreto legge n° 35 dell'8 aprile 2013, stabilisce che i Comuni hanno la facoltà di determinare la scadenza e il numero delle rate.
Inoltre, il 9 settembre scorso, con la risoluzione n°9 del Dipartimento delle Finanze, tale possibilità è stata confermata, rendendo possibile un rinvio dei pagamenti nell'anno 2014. Se il Consiglio comunale non dovesse provvedervi, intervenga la Giunta Municipale e applichi il Regolamento Generale delle Entrate Tributarie Comunali, approvato il 31 marzo 1999 dall'Aula, che all'articolo 11, comma 1, dispone: “con deliberazione della Giunta Municipale, i termini ordinari di versamento delle entrate tributarie possono essere sospese o differite per tutti… interessati da particolari situazioni di disagio economico…”, mentre al comma 4 dichiara “… il Comune può autonomamente stabilire i termini entro i quali devono essere effettuati i versamenti dei singoli tributi…”.
Provvedimenti questi già adottati a Trapani, dove il Consiglio Comunale ha approvato la riduzione di un terzo della tassa per le famiglie il cui reddito annuo non supera le 35 mila euro e la rateizzazione in quattro mensilità.