Troppe incertezze su Casa Serena, Garofalo bacchetta il sindaco
Va subito al sodo Enzo Garofalo. Nonostante il parlamentare NCD, una volta preso atto del proprio terzo posto alle amministrative dello scorso giugno (quando correva per il PDL), avesse dichiarato pubblicamente che al ballottaggio avrebbe votato Accorinti, è chiaro che adesso l'idillio è finito.
La pubblica reprimenda arriva su una delle vertenze più difficili della città: Casa Serena. Il pensionato del comune di Messina che il 31 marzo prossimo, quando scadrà la proroga con la cooperativa che lo gestisce, potrebbe chiudere.
“Quella di Casa Serena è una questione nota all'amministrazione sin dal suo insediamento -sottolinea Garofalo. Si tratta di una vicenda della quale si è iniziato a discutere ben prima dell'avvio della campagna elettorale e che in quell'occasione è stata costante oggetto di dibattito.
Ma a distanza di tempo ancora non ci sono altro che dubbi e rischi per i lavoratori e per gli ospiti della struttura, quegli ultimi che dovrebbero rappresentare il primo interesse di questa giunta e di noi tutti.
Il mio non vuol essere un affondo a Palazzo Zanca -dichiara ancora il deputato- ma una richiesta di chiarimenti che ritengo siano dovuti. E' importante capire cosa fin qui abbia ostacolato il programma di ristrutturazione e cosa ne sia stato della gara relativa alla gestione di una parte del pensionato”.
Garofalo ricorda ancora che già l'anno scorso Casa Serena “rientrava tra le urgenze primarie da gestire, per tanto non solo non possiamo permetterci di distogliere neanche per un attimo l'attenzione da una faccenda che dovrebbe già avere avuto risoluzione ma, soprattutto, abbiamo l'obbligo di capire e chiarire ai diretti interessati quali siano gli intoppi che non consentono un definitivo e positivo esito”.
L'avvicinarsi della scadenza e le incertezze sul futuro dei lavoratori e degli ospiti hano riaperto il dibattito negli ultimi giorni. L'assessore alle Politiche sociali Nino Mantineo ha promesso che non ci saranno ripercussioni sull'occupazione grazie alla 328, i cui benefici però durano solo pochi anni. Oltre cento lavoratori e decine di anziani apettano risposte concrete da Palazzo Zanca entro fine mese.