Trasparenza e Uffici stampa: nessun bando dall’Ente Teatro

Teatro Vittorio Emanuele
Il teatro Vittorio Emanuele di Messina

Hanno fatto i bandi pubblici per figure per le quali non era necessario come il presidente o i componenti il Consiglio di Amministrazione nel nome della trasparenza, ma per l'unico ruolo per il quale è un obbligo hanno scelto di glissare, selezionando direttamente  le figure per l'ufficio stampa dell' di Messina.

I primi nomi li ha fatti il settimanale Centonove venerdì scorso. L'insegnante e pubblicista Tania Toscano come direttore della rivista cartacea da distribuire agli abbonati (e visti i costi di carta e stampa anche qui qualcosa da dire ci sarebbe, soprattutto nell'era del 2.0) e le due giovani pubbliciste Elisabetta Reale e Nunzia Lo Presti per l'ufficio stampa. Pare che ci sia un quarto uomo, il cui nome però non è ancora circolato.

Negli anni scorsi, quando a curare l'ufficio stampa era il giornalista professionista in pensione Vincenzo Bonaventura, anche lui inserito in organico con contratti a tempo determinato a chiamata diretta, più volte l'Assostampa di Messina ha sollecitato l'applicazione della Legge 150 del 2000, che prevede appunto un bando pubblico, ma senza avere alcuna risposta.

“Adesso basta –dichiara il segretario provinciale di Assostampa Messina Peppe Gulletta. Ci muoveremo immediatamente su questa vicenda per  tutelare i giornalisti e per far rispettare la Legge 150″. Passaggio quest'ultimo molto chiaro: gli enti pubblici possono costituire gli uffici stampa o facendo un atto di interpello tra i propri dipendenti per individuare eventuali iscritti all'Ordine o, nel caso in cui non ce ne fossero, pubblicare un bando per effettuare una selezione pubblica e trasparenze, dove contano i curricula e l'anzianità di iscrizione all'ordine.

Impensabile quindi che si ripeta quanto successo alcuni annui fa all'ASP 5, dove una pubblicista ha scalzato i giornalisti professionisti che avevano partecipato al bando.

Ma dall'anno scorso l'Ente Teatro di Messina disattende anche una circolare del 2011 dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, che prevede che i comunicati stampa diramanti da enti pubblici siano firmati da un giornalista iscritto all'Albo. I comunicati di via Mario Aspa arrivano invece rigorosamente anonimi e anche su questo si chiederà chiarezza.

Pronto anche un appello alla trasparenza firmato dai giornalisti Fabio Bonasera, Rosalba Garofalo, Palmira Mancuso, Marco Olivieri, Elisabetta Raffa e Patrizia Vita, che intendono proseguire questa battaglia di valori e rispetto per la professione nelle sedi più opportune e invitano gli altri colleghi a sostenere il ripristino della legalità e il rispetto della Legge 150 in tutti gli enti obbligati a rispettarla.

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