Tram, marcia indietro della Giunta sul binario unico
MESSINA. Dopo il tram volante proposto durante la campagna elettorale del 2018 e poi fatto rapidamente scivolare nel dimenticatoio, l'esecutivo di Palazzo Zanca deve fare un'altra marcia indietro in merito alla linea tranviaria, archiviando anche l'ipotesi del binario unico in alcuni punti della tratta che va da Gazzi al museo. Scelta che, a dispetto della presa di posizione del vicesindaco Salvatore Mondello, aveva suscitato una levata di scudi tra utenti e opposizione. “A febbraio 2023 la linea dura, un anno e mezzo dopo la graditissima marcia indietro”. Così il consigliere del Gruppo Misto Cosimo Oteri commenta la decisione dell'amministrazione Basile di mandare in soffitta il binario unico del tram in alcuni tratti e di lasciare le cose come stanno. “Una scelta di buon senso -aggiunge Oteri- visto che a volte fare un passo indietro non è sinonimo di sconfitta. Il dimezzamento della linea avrebbe solo creato problemi agli utenti, a partire dal prolungamento dei tempi di attesa, già sufficientemente lunghi con il doppio binario. Certo, il fatto mesi fa l'ANSFISA, l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, avesse bocciato questa idea magari avrà influito -incalza Oteri- ma quello che conta è il risultato finale e di questo non possiamo che esserne soddisfatti”.