Terremoto1908. Il calcio a Messina, una passione antica importata dagli inglesi
MESSINA. Il secolo breve, anche per Messina, è stato segnato da una storia tra le storie, quella del calcio. E nella città dello Stretto le vicende di questo sport si intrecciano con quelle locali sin dagli inizi del Novecento. Il football è un gioco inventato dagli inglesi diversi secoli prima. Così, tutte le città italiane nelle quali erano presenti comunità britanniche, diventano fertile terreno per lo sviluppo di questo sport. A Messina la nascita del calcio risale all'1 dicembre 1900, data della fondazione del Messina Football Club, presieduto dall'inglese Walter F. Becker. Armatore navale, Becker era il titolare dell'agenzia di navigazione “Peirce, Becker & Ilardi”, vicepresidente della squadra era il console statunitense Charles M. Caughy e segretario Walter Oates (inglese, socio della fabbrica di derivati agrumari “W. Sanderson & Sons”).
Rientrato in città all'inizio del secolo con la nave Regina Elena dopo un lungo soggiorno a Londra dove, insieme al suo compagno di college Ignazio Majo Pagano (socio fondatore dell'Anglo Palermitan Athletic & Football Club nato il 1° novembre 1900) il giovane Alfredo Marangolo era ritornato in riva allo Stretto oltre che con una buona preparazione commerciale anche con alcune pubblicazioni sul gioco del football, un pallone di cuoio, scarpini da calcio e qualche maglietta.
La prima partita si svolse il 18 aprile 1901 e fu organizzata dai due amici, quando a Palermo nel campo Notarbartolo di via Libertà le due squadre siciliane si sfidarono. Vinse la squadra palermitana per 3 a 2, allenatore e capitano del Messina era l'ingegner Padgett. Marangolo giocava in porta, anche se alcune cronache lo segnalano arbitro. Nel maggio 1901 il capoluogo peloritano ospitò nello spiazzo di San Raineri la prima partita casalinga del Messina F.C. A sfidare la squadra locale i catanesi del Royal Yacht. La partita si concluse con un pareggio.
Negli anni successivi si riscontrano alcuni incontri amichevoli e la sfida per la coppa Whitacker contro la compagine palermitana. Per tre volte fu assegnata ai peloritani e le cronache del Giornale di Sicilia descrivono la vittoria dei messinesi in divisa blu e calzoncini bianchi.
“Ieri, nel pomeriggio,ha avuto luogo sui prati di San Raineri il match di football fra il Palermo Fbc e il Messina Fbc. La lotta fu subito aspra e accanita e fu vinta 2-1 dai baldi campioni messinesi. Questi incontri si caricano d'agonismo, diventano derbies, partite cioè che esaltano oltre misura chi sta dentro e chi si trova ai bordi del campo”. Così le parole del corrispondente Arena Capizzi.
Nel 1906 Sanderson e Oates, con l'aiuto del pastore anglicano Huleatt e del messinese Ferrario, investono sulla squadra creare una sodalizio più evoluto. Nello stesso anno nascono a Messina anche altre società calcistiche, tra cui l'U.S. Peloro. Il 15 febbraio 1908 si svolse a Messina la quarta edizione della coppa Whitacker, vinta questa volta dal Palermo con il risultato netto di 3 a 0. Ma i messinesi si rifecero battendo i palermitani per 3 a 0 solo otto giorni prima del terremoto che spazzò via non solo il calcio a Messina, ma anche ben 8 giocatori.
Toccherà al vecchio presidente Barrett tentare di ricostituire il Messina F.C. dopo il 28 dicembre 1908. Pochi mesi e i fondi a disposizione del presidente non gli consentono di andare avanti. Nel 1910 il Messina F.C. partecipò alla seconda coppa Lipton organizzata per il cinquantenario dell'impresa dei Mille a Palermo. Il Messina schiero una squadra di giovanissimi e, nonostante buone prestazioni, fu eliminato dal fortissimo Palermo e dal Naples.
Nascerà allora la Società Ginnastica Garibaldi e alcuni giocatori del disciolto Messina F.C. confluirono nella nuova compagine. Capitano e organizzatore della nuova realtà calcistica messinese era Nazzareno Allegra. Cambiarono anche i colori sociali e la nuova maglia era di colore rosso.
Solo dopo la prima guerra mondiale esordiranno le prime maglie biancoscudate e all'esordio dell'US Messinese nel 1919 del presidente Allegra furono donate dalla Difesa Marittima dodici maglie bianche da marinaio sulle quali furono applicati il colletto nero e lo scudetto della città.