#TermeVigliatore. Blitz antimafia, rilasciati i tre arrestati di ieri

Zamir Dajcaj, soprannominato "Zanna"
Zamir Dajcaj, soprannominato “Zanna”

Gli arresti sono stati convalidati, ma l'istanza di scarcerazione per Giuseppe Trifirò, Bartolo Costantino e Tindaro Campanino, tutti e tre originari di Terme Vgliatore, è stata accolta dal Giudice per le Indagini Preliminari di Barcellona Pozzo di Gotto Salvatore Pugliere. I tre era stati arrestati ieri dai Carabinieri della Compagnia della città del Longano con l'accusa di detenzione e porto illegale di arma e munizioni e ricettazione in concorso. Stando alle indagini dei militari dell'Arma, Trifirò, Costantino e Campanino sarebbero stati complici di Zanmir Dajcaj, detto Zanna. L'uomo è un 43enne albanese, condannato nell'ambito dell'operazione antimafia Gotha-Pozzo II, che continuava a operare nel comprensorio di Terme Vigliatore come vivaista abusivo, nonostante fosse stata emessa nei suoi confronti la misura di divieto di dimora nello centro tirrenico.

Scarcerazione per Giuseppe Trifirò, 20 anni, per il quale mancano gli indizi di colpevolezza. Scarcerazione e obbligo di firma invece per il 31enne Bartolo Costantino e per il 26enne Tindaro Campanino. Il GIP Pugliese ha quindi proceduto alla convalida dell'arresto dei tre e alla scarcerazione, nell'attesa che si concluda la fase istruttoria dell'inchiesta. I tre si sono proclamati innocenti e hanno dichiarato che il fucile con il quale sono stati sorpresi dai Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto non era loro ma di altre persone e che loro lo avrebbero trovato nella campagna nella quale stavano lavorando. Campanino, Costantino e Trifirò sono difesi dagli avvocati Tommaso Calderone e Sebastiano Campanella.

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