Terme Vigliatore, assolto 50enne accusato di indebita percezione del reddito di cittadinanza
Un cittadino albanese di 50 anni, residente a Terme Vigliatore, era stato sottoposto a procedimento penale con l'accusa di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, in assenza dei requisiti previsti dalla legge. A suo carico erano state mosse due contestazioni: la violazione della normativa speciale di cui al D.L. 4/19 sul reddito di cittadinanza e l'indebita percezione di erogazioni pubbliche.
Durante l'udienza preliminare, il difensore dell'imputato, Avv. Giuseppe Sofia, ha dimostrato che l'uomo, recentemente trasferitosi in italia, presentava difficoltà linguistiche tali da compromettere la comprensione e l'espressione, rendendogli impossibile cogliere i requisiti riportati nella domanda. L'avvocato ha sostenuto che si trattava di un caso di ignoranza scusabile della legge penale, una condizione che esclude la colpevolezza in quanto l'errore commesso non era imputabile a dolo o colpa grave.
In aggiunta, l'Avv. Sofia ha rilevato un vizio nel capo d'imputazione, sottolineando che il medesimo fatto era stato contestato con due diverse imputazioni, mentre sarebbe dovuta essere applicata esclusivamente la normativa speciale sul reddito di cittadinanza.
Il Giudice per l'udienza preliminare, Caristia, ha accolto pienamente le tesi della difesa, riconoscendo l'assenza di dolo da parte dell'imputato e la non sussistenza dei fatti contestati. Di conseguenza, è stata pronunciata una sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste.