Spettacolo. Al Teatro Musco di Catania lo spettacolo “L’eredità dello zio canonico” di Antonino Giusti
CATANIA. Sarà lo spettacolo teatrale L'eredità dello zio canonico di Antonino Russo Giusti con Pippo Pattavina nella doppia veste di attore e regista, a dare il benvenuto al nuovo anno sul palco di MusT Musco Teatro. Un cavallo di battaglia del teatro popolare, una commedia dalle continue e sferzanti battute che riesce a coinvolgere il pubblico negli equivoci e nelle vicende, a volte grottesche, altre paradossali, della famiglia di Antonino Ferlazza. L'opera siciliana di Giusti è un vero e proprio classico teatrale dialettale, dal quale emerge la beffarda comicità apparentemente crudele della vita quotidiana del protagonista interpretato con maestria da Pattavina. Le miserie dell'animo umano come l'avarizia, il servilismo, l'avidità, la rivalità soprattutto fra parenti, si alterneranno sul palcoscenico grazie al ritmo serrato dei dialoghi tra gli attori quali Claudia Bazzano, Cosimo Coltraro, Santo Santonocito, Anna Nicolosi, Aldo Toscano, Davide Sbrogiò, Carlo Ferreri, Ramona Polizzi e Giuseppe Carbone. Tre appuntamenti che andranno in scena venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 inaugurando la sezione di prosa della stagione teatrale 2017/2018, firmata dal direttore artistico Giuseppe Dipasquale insieme all'attrice Valeria Contadino e il produttore teatraleSalvo Costantino. Si prosegue poi a gennaio dal 19 al 21, dove si aprirà il sipario del 2018 con “Magicomio” di e con Francesco Scimemi, reduce da oltre 100 repliche in due anni, nei teatri più importanti d'Europa. Novanta minuti di puro spettacolo che raccoglie le sue perle migliori condite da un pizzico di follia: un mago che stupisce gli spettatori con la sua abilità di prestigiatore, ma che fa ridere con i suoi scherzi, le buffe trovate e gli arguti giochi di parole. Il nuovo anno inizierà anche all'insegna della buona musica, con la compagnia siciliana “Unavantaluna”, un ensemble di musicisti uniti dalle comuni origini siciliane e dalla passione per le arti e le tradizioni popolari della loro terra. Nelle serate del 27-28 gennaio sotto i riflettori di MusT, Pietro Cernuto, Francesco Salvadore, Carmelo Cacciola e Luca Centamore suoneranno i canti della tradizione marinara e le diverse composizioni contemporanee.