Tares, Carreri: pagare tutti, pagare meno

Protesta Tares 91
La protesta contro la Tares davanti Palazzo Zanca (Foto Dino Sturiale)

del consigliere comunale Nino Carreri sulla Tares. “Il dibattito del consiglio comunale dell'8 gennaio scorso è stato incentrato sull'opportunità di costituire una commissione speciale di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e tentare di entrare nelle pieghe di un piano finanziario che è stato approvato, per molti in maniera troppo frettolosa, determinando per il futuro dei costi meno alti della TARES -scrive l'esponente DR.

L'occasione è stata come sempre ghiotta per sollevare polemiche inutili che di fatto arroventano ulteriormente il clima che si registra in queste ore in città. Gli utenti infatti sono in subbuglio per via dell'arrivo delle bollette del nuovo tributo e c'è chi si diverte a soffiare sul fuoco della protesta nel tentativo infimo di raccattare consensi.

Che la Tares fosse una tassa iniqua, esosa ed antipatica lo sapevano tutti, sia quelli che hanno votato la delibera che quelli che non l'hanno fatto, ma il compito del consiglio comunale era ed è, sin quando sarà possibile, quello di evitare il dissesto ed ottemperare ad una legge dello stato.

Nell'immediato è certamente opportuno correre ai ripari per correggere gli errori macroscopici di tante bollette, ma anche per calibrare meglio il tributo che è sproporzionato rispetto al servizio reso. Gli elementi su cui agire sono fondamentalmente due: l'evasione ed i costi del servizio.

Atteso che respingiamo con forza il principio invocato da taluni della disobbedienza fiscale e considerato che la costituzione di un'eventuale commissione speciale che seguirebbe alle inchieste, già avviate dalla magistratura, non darebbe la tempestiva risposta che i cittadini si attendono, è necessario pensare ad una misura più immediata sul versante dell'evasione.

Le notizie ricevute dal Dipartimento Tributi indicano una quota di ruoli incerti prossima al 25% (27 mila utenze su 105 mila) ed è per questo che ho presentato un del Giorno che dovrà essere approvato dal prossimo Consiglio Comunale per dare mandato al sindaco di Messina di porre in essere tutti gli atti propedeutici al trasferimento di personale qualificato presso l'Ufficio Tributi laddove è necessaria, urgente ed improcrastinabile la costituzione di una task force anti evasione con obiettivo principale la redistribuzione delle quote recuperate per il ricalcolo del tributo.

Lo spirito dell'iniziativa ha un duplice scopo. Da un lato affermare il principio secondo cui se paghiamo tutti paghiamo meno e dall'altro ristabilire una equità tributaria utile ad affrontare il futuro di una città che con il prossimo piano di riequilibrio sarà vincolata per almeno dieci anni. Recuperare anche solo il 10% dell'evasione significherebbe ridistribuire circa 4 milioni di euro sulle famiglie che giustamente oggi protestano.

Una quota minima del 30% di differenziata ridurrebbe i costi del conferimento in discarica dagli attuali 13 milioni di euro a circa 9 milioni con un risparmio di altri 4 milioni e se si mettesse seriamente mano a Messinambiente e all'ATO 3 sono certo che i cittadini potrebbero godere di un servizio migliore e di una Tares più umana”.

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