Sul nuovo tribunale Santalco chiede risposte ad Accorinti
A un anno dall'insediamento dell'esecutivo Accorinti, il ventennale problema del secondo palazzo di giustizia è ancora irrisolto.
Il 9 ottobre scorso l'amministrazione aveva condiviso la proposta di utilizzare la Casa dello Studente di via Cesare Battisti per risolvere il problema (cedendo contestualmente l'ex ospedale Regina Margherita all'Università di Messina perché fosse trasformato in residenza per i fuori sede), ma l'ipotesi è ben lontana dall'essere stata realizzata.
A richiamare l'attenzione del sindaco Renato Accorinti sulla vicenda è il capogruppo di Felice per Messina Giuseppe Santalco, che sottolinea “lo stato di grave disagio, diventato cronico, in cui si trovano a lavorare diversi operatori della giustizia messinese, che vivono giornalmente in ambienti angusti e ormai non più sufficienti ad accogliere i diversi uffici giudiziari trasferiti a Messina. In occasione della seduta del Consiglio Comunale del 23 gennaio scorso, è stato approvato all'unanimità l'ordine del giorno Individuazione del secondo Palazzo di Giustizia, con il quale si chiedeva di individuare la Casa dello Studente come luogo idoneo per la sua realizzazione.
Ma disattendendo l'impegno precedentemente preso con il Presidente del Tribunale, cambiando idea, il sindaco ha comunicato all'Aula di voler ascoltare diverse forze per allargare l'orizzonte e individuare altri siti, quale quello dell'area militare e della Caserma di Bisconte, promettendo che “una decisione sarà sicuramente presa”.
A distanza di 5 mesi il problema del sovraffollamento di Palazzo Piacentini e l'insufficienza delle strutture giudiziarie cittadine è ancora da risolvere. L'area militare di Bisconte non può essere utilizzata perché è ancora proprietà del ministero della Difesa e, fa notare Santalco, la stessa zona “risulta di difficile accesso e priva di opere di urbanizzazione primaria con anguste vie e carenza di mezzi pubblici”.
Il capogruppo di Felice per Messina chiede ad Accorinti di dare seguito a quanto il Consiglio Comunale ha deciso a gennaio scorso e chiede una risposta scritta rispetto ai motivi che “in questi mesi hanno rallentato le procedure per la realizzazione del secondo Palazzo di Giustizia” e chiede di sapere “quali difficoltà si frappongono ad utilizzare la Casa dello Studente già individuata dall'Università di Messina, dal Presidente del Tribunale e dal Presidente dell'Ordine degli Avvocati e come intenda definire le procedure amministrative conseguenti alla delibera di Giunta n° 698 del 9 settembre 2009”.
Ma Santalco diffida anche Accorinti dal continuare a pagare un milione 800 mila euro di affitti l'anno per gli uffici giudiziari esterni a Palazzo Piacentini e gli chiede di “valutare i rischi insiti nel mantenere presso l'ufficio di Palazzo Piacentini attività giudiziarie lavorative sovraffollate”.