Stop alle partecipate, arriva la Messina Multiservizi
Via gli inutili duplicati di direttori generali, dirigenti, consigli di amministrazione e Collegi dei Revisori dei Conti. La rivoluzione delle partecipate di Palazzo Zanca è in arrivo e si chiama Messina Multiservizi: un unico gestore per ATM, MessinAmbiente e AMAM, che garantirà il futuro anche degli ex ATO3 e degli ex Feluca, che da qualche parte dovranno pure essere ricollocati.
“Questa nuova società consentirà un'ottima riorganizzazione delle unità lavorative -spiega Leonardo Termini, commercialista ed esperto del Comune- che saranno maggiormente tutelate e potrà inoltre contare su un considerevole patrimonio che dalla quattro partecipate confluirà nella MM”.
“Ma la Messina Multiservizi -aggiunge il segretario generale del Comune di Messina Antonio Le Donne- potrebbe gestire molto altro. Anche la flotta comunale, alla quale peraltro si sta già lavorando. Un esempio concreto di come potrebbe funzionare la nuova società? L'ATM ha l'officina ma pochi meccanici, mentre Messinambiente ha il personale ma non le officine. Se un'unica struttura lavorasse per la riparazione e la manutenzione dei mezzi afferenti a tutti i servizi, il risparmio sarebbe notevole. Mi auguro che tutto ciò si possa concretizzare entro il 2014, in modo che dall'1 gennaio 2015 nasca la Messina Multiservizi, che assorbirà tutti i servizi pubblici locali del Comune”.
Accorpare le diverse società che attualmente erogano servizi per il Comune di Messina (MessinAmbiente per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, AMAM per la gestione dell'acquedotto municipale, ATM per il trasporto locale e la ex ATO 3, in fase di liquidazione ma con il problema dei dipendenti da far lavorare altrove) favorendo la mobilità del personale consentirà di ridurre un bel po' i costi di gestione.
Quanto si risparmierà da questa operazione è da quantificare, ma non saranno somme irrisorie. “Pensiamo a un direttore generale che applichi sistemi accurati di qualità che garantiscano un risparmio minimo globale dal 10 al 15% l'anno, ma erogando servizi migliori rispetto a quelli attuali -chiosa ancora Le Donne. Per quanto concerne la concretizzazione di questo progetto, la Messina Multiservizi, le ipotesi possibili sono due.
La prima prevede l'avvio immediato della MM e man mano che si faranno confluire i servizi nel nuovo soggetto si lasceranno le attuali MessinAmbiente, ATM e così via come bad company (società nella quale far confluire tutti i passivi, ndr) a cui spetterà solo il compito di liquidare i debiti. E' l'ipotesi che prediligo, ma essendo il nostro Comune in pre dissesto non ci sono certezze che ci facciano costituire nuove società.
Con la seconda invece, prima di creare la MM si dovrebbero istituire transitoriamente piccole newco (sta per new company ed è il nome assegnato a una nuova impresa che nascerà o dalla creazione di una nuova società o dalla ristrutturazione di una già esistente, ndr) nelle quali far transitare i singoli servizi, mantenendo le vecchie società come bad company a gestire i debiti e poi alla fine far transitare tutto sulla Messina Multiservizi”.
Come già detto, nella futura società potrebbero trovare spazio anche gli ex lavoratori della Feluca, che tra le altre cose potrebbero gestire un mega CED in grado di fornire anche servizi online all'utenza.