#Siracusa. Intascava i soldi delle polizze, sequestrati immobili e auto di lusso
Secondo le investigazioni della Guardia di Finanza di Siracusa, un agente generale assicurativo si era appropriato di ingenti somme di denaro della Fondiaria SAI e poi si era dato alla fuga causando, per effetto di alcuni pignoramenti, un buco stimato in oltre due milioni di euro.
E così, a conclusione di complesse ed articolate indagini, delegate dal sostituto procuratore Magda Guarnaccia e coordinate dal procuratore capo Francesco Paolo Giordano, le fiamme Gialle hanno effettuato un sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, di sei beni immobili e tre autovetture riconducibili all'assicuratore nelle province di Siracusa, Catania, Messina e Roma. Il provvedimento di sequestro è stato emesso dal GIP Stefania Scarlata.
Ulteriori attività investigative hanno ricostruito che l'agente generale, usando il nome della compagnia assicurativa, aveva tratto in inganno numerosi ed ignari clienti, facendo sottoscrivere polizze vita false ed inesistenti, incassando così oltre un milione di euro.
“Le somme in realtà erano finite nelle sue tasche e non nelle casse della Fondiaria SAI che – spiegano con un nota dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa – ulteriormente danneggiata, quale soggetto obbligato in solido, ha dovuto, in molti casi, rimborsare per intero le somme versate dai soggetti raggirati. I finanzieri, in un ulteriore sviluppo investigativo, con un approccio trasversale per l'individuazione del reimpiego dei flussi di denaro, tenuto conto del danno economico complessivo arrecato alla compagnia assicuratrice, stimato in 3 milioni di euro circa, hanno passato al setaccio tutti i conti correnti nella disponibilità dell'indagato, nel frattempo, resosi irreperibile”.
E così, le Fiamme Gialle hanno individuato in centro Italia il nuovo centro d'interessi dell'assicuratore e ricostruito i flussi di denaro illecitamente raccolto. Inoltre, i finanzieri hanno accertato l'esistenza di ulteriori soggetti, perlopiù familiari, a cui l'indagato aveva trasferito gli ingenti proventi illeciti, infatti alcuni appartenenti alla famiglia dell'assicuratore, avevano una rilevante sproporzione tra il tenore di vita ed i redditi dichiarati. Sono stati così individuati svariati beni tra cui immobili nel siracusano, nel catanese e nel messinese, precisamente nell'isola di Lipari, oltre a beni di lusso come yacht e auto Maserati, Mercedes e BMW.
Le Fiamme Gialle hanno quantificato il profitto illecito, conseguito e reimpiegato dall'agente assicurativo, in una somma pari a 770 mila euro. Già nelle prime fasi delle indagini, a seguito di perquisizioni, avevano rinvenuto e sequestrato gioielli, tra cui 74 brillanti, orologi di lusso e quadri d'autore, tra cui una litografia di Guttuso, per un valore stimato in circa 130 mila euro.