#Sicilia. La Cisl all’attacco: “La politica pensi ai lavoratori”
“Che teatrino, che tristezza”. Così la Cisl Sicilia alla vigilia del doppio appuntamento politico di domani: il vertice di maggioranza in mattinata e il voto all'ars sulla manovrina nel pomeriggio. Sul tappeto, “un rosario di problemi che, come Godot, attendono una risposta che pare non arrivi mai -si legge in una nota del sindacato. Invece che a nomine e incarichi, pensino ai lavoratori delle ex Province, ai precari degli enti locali, ai concorsi nella sanità. Al rilancio dell'industria e al varo del piano regionale dei rifiuti che è come l'araba fenice: che ci sia ognun lo dice dove sia nessun lo sa”, scrive la Cisl. E aggiunge il sindacato: “Sembra di essere tornati alle liturgie che accompagnarono il declino della Prima repubblica, farcite di verifiche, rimpasti, imboscate, spartizioni di poltrone e poltroncine. Ma un anno di campagna elettorale così, la Sicilia non lo regge”, chiosa il sindacato di piazza Castelnuovo con riferimento all'appuntamento elettorale nell'Isola dell'autunno 2017.
“Dal governo e dalla politica – avverte Mimmo Milazzo, segretario generale regionale Cisl – ci aspettiamo che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. Che mettano un punto alle beghe. Anche perché è in arrivo, almeno dovrebbe esserlo, la legge di Stabilità. E uno scenario politico traballante, sfilacciato, friabile come un biscotto, non promette nulla di buono. Anzi, pare l'intonazione di un canto del cigno che non serve a nessuno. Meno che meno ai siciliani”.