Sgominata nel Messinese rete di scommesse illegali: sequestrati beni per 3 milioni di euro
Un sistema di scommesse illegali ben organizzato e strutturato è stato smantellato grazie all'operazione condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Messina. L'organizzazione, servendosi di un accesso diretto alle piattaforme di gioco – senza l'uso di carte prepagate intestate ai singoli utenti e ricorrendo sistematicamente al denaro contante – aveva consolidato la propria posizione dominante nel mercato delle scommesse sportive su circuiti non autorizzati.
Un sistema non solo illegale ma anche attentamente nascosto: le comunicazioni operative e le istruzioni per la gestione delle giocate venivano trasmesse in maniera riservata attraverso WhatsApp e Telegram. Su quest'ultima piattaforma, in particolare, erano stati creati numerosi gruppi dedicati, ciascuno destinato a un affiliato, a riprova di una struttura capillare e ben coordinata. Disposte misure cautelari personali e reali nei confronti, complessivamente, di 22 persone (di cui 9 in carcere e 13 agli arresti domiciliari), a vario titolo indiziate di associazione per delinquere volta alla commissione di molteplici reati fra i quali la raccolta non autorizzata di scommesse; riciclaggio e autoriciclaggio.
L'inchiesta ha fatto emergere un'organizzazione che operava come una vera e propria impresa occulta. Ogni membro, indipendentemente dal ruolo ricoperto, partecipava attivamente alla gestione del rischio d'impresa, condividendo profitti e perdite in proporzione al volume delle giocate raccolte. Il tutto avveniva attraverso una rete di esercizi commerciali compiacenti, in totale elusione delle normative fiscali, delle leggi antiriciclaggio e delle disposizioni che regolano il gioco legale.
A seguito delle indagini, sono stati sequestrati beni mobili e immobili per un valore complessivo stimato in circa 3 milioni di euro, riconducibili agli indagati e ritenuti frutto del reimpiego di proventi illeciti.
L'operazione rappresenta un importante risultato nella lotta ai crimini economico-finanziari sul territorio messinese. Secondo una recente analisi di Federconsumatori, che ha analizzato i dati relativi al gioco online tra il 2022 e il 2023, Messina si colloca al quinto posto in Italia per volume di giocate pro capite effettuate su piattaforme autorizzate.
Un dato che, se da un lato evidenzia una forte propensione al gioco nella città peloritana, dall'altro indica anche l'esistenza di un ampio bacino di utenti facilmente intercettabili da circuiti paralleli e illegali. È proprio da qui che l'organizzazione traeva forza, sfruttando la domanda locale per alimentare un sistema sommerso e redditizio.