Servizi sociali, la FP Cgil: “Chi non dà risposte andrà a casa”

Signorino e precari comunali
Il vicesindaco Signorino assediato dai precari a Palazzo Zanca (Foto Dino Sturiale)

Le proroghe ottenute ieri per asili nido, Centri di Aggregazione Giovanile e assistenza agli nelle scuole non bastano.

Archiviato il risultato di ieri la FP Cgil di Messina passa all'attacco e dà all'amministrazione Accorinti 24 ore di tempo per fornire risposte sull'assistenza domiciliare ad anziani e disabili e sul trasporto nei centri di riabilitazione di questi ultimi. Poi scatterà una mobilitazione senza precedenti dell'intero comparto dei servizi sociali.

L'ultimatum del segretario generale della FP Cgil di Messina è stato lanciato ieri sera durante la riunione  del coordinamento dei responsabili aziendali delle cooperative Genesi, Cesim, Lilium, Cas, La Garderie e Vita.

“Entro oggi Giunta e Consiglio dovranno lavorare per trovare le risorse necessarie (un milione 400 mila euro)  fino a dicembre 2014 per garantire tutti i servizi -spiega la Crocè. Altrimenti non saranno i lavoratori ad andarsene a casa, ma la Giunta e i consiglieri che non hanno dato risposte allarme lanciato da mesi dalla FP Cgil e dai lavoratori. Questa non è una minaccia -conclude la dirigente sindacale- ma una promessa”.

Fin qui i servizi sociali del Comune di Messina, ma a Palazzo Zanca l'altro grosso nodo da sciogliere è quello dei precari. Che stamane hanno protestato contro “la decisione assunta dall'esecutivo Accorinti e dal Collegio dei Revisori dei Conti di bocciare l'erogazione dell'indennità del salario accessorio e integrazione oraria”. Per la FP Cgil è indispensabile predisporre un piano di stabilizzazione che preveda  la possibilità di mantenere il contributo regionale fino al 2016 aumentando le ore settimanali dei precari.

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