Servizi sociali a Messina, Russo dichiara che non esistono. La FIADEL: “Offensivo verso i lavoratori”

MESSINA. Nonostante lo stop dei lavori a Palazzo il consigliere comunale di LiberaMe Alessandro Russo interviene ancora una volta sulla long list della Messina Social City e chiede l'ennesimo incontro in Commissione consiliare. Immediata la replica del sindacato autonomo FIADEL che lo accusa di dire “tutto e il contrario di tutto. Sotto il sole d'agosto, se la situazione non fosse tragica potrebbe apparire divertente. Se per un verso Russo demanda la risoluzione del problema alla concertazione sindacale e auspica che le sigle sindacali chiedano in tempi brevissimi la convocazione di un tavolo di concertazione con la MSC e l'esecutivo De Luca per stabilire metodi e criteri di inserimento dei lavoratori che hanno fatto istanza di ammissione alla long list, dall'altro suggerisce al direttore generale della Messina Social City Vincenzo Romano di non demandare “del tutto alla concertazione tra Amministrazione, sindacati e CdA la vicenda della long list: dal manager ci si attende che approfondisca i vari aspetti per poter concorrere alla soluzione della controversia” e annuncia l'ennesima seduta della Commissione sui Servizi sociali.

“Al consigliere Russo noi della FIADEL ricordiamo che non è compito suo suggerire cosa fare o cosa non fare ai sindacati -commentano i dirigenti sindacali Clara Crocè e Gianluca Gangemi. Anche perché, mentre lui era in vacanza, noi abbiamo già inoltrato ben due richieste di incontro sullo stesso argomento e il presidente della MSC ha già risposto che ai primi di settembre l'azienda attiverà le concertazioni con i sindacati. Invitiamo ancora una volta il consigliere Russo a non strumentalizzare la vicenda dei lavoratori che hanno diritto al transito, secondo quanto previsto dagli atti approvati dalla Giunta e dal Consiglio Comunale, con tutti quelli che hanno fatto istanza per essere inseriti nella long list.

Si tratta di due aspetti estremamente diversi -chiosano i sindacalisti- che non hanno nulla a che fare né con la mappatura dei bisogni né con l'attivazione dei legittimi controlli che la Messina Social City ha già attivato. Tra l'altro, dalle dichiarazioni rese dall'esponente di LiberaMe sembrerebbe che lo stesso non abbia partecipato ai lavori del Salva Messina. Il solo dato fondamentale è quello delle risorse finanziarie: se ci sono, tutto è possibile. E bene ha agito l'assessore Carlotta Previti, che ha intercettato risorse per il finanziamento di due micro asili, perché solo attraverso queste e un piano di riqualificazione e prepensionamento l'Azienda potrà risolvere la vertenza.

Infine, vorremmo precisare che tutti i lavoratori dei servizi sociali iscritti alla FIADEL ritengono offensive alcune dichiarazioni dello stesso consigliere e dei suoi sodali, soprattutto quando affermano che “a Messina non esistono i servizi sociali”, perché non è assolutamente vero. Invitiamo allora Russo a uscire dagli orizzonti ristretti di San Licandro -concludono Crocè e Gangemi- e a verificare di persona e non de relato la situazione di quelle realtà che proprio grazie alle mancanza di fondi hanno dovuto chiudere i servizi sociali”.

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