#SerieD. Presentato l’organigramma societario del nuovo ACR Messina

Si è svolta questa mattina all'auditorium della Gazzetta del Sud la conferenza stampa di presentazione del nuovo Messina presieduto da Pietro Sciotto. Presenti anche il sindaco Accorinti, il vice presidente Matteo Sciotto, il responsabile delle relazioni istituzionali Niki Patti e il dg Giovanni Carabellò. A presentare il collega Orazio Raffa.

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Matteo Sciotto, Accorinti, Patti, Pietro Sciotto, Raffa e Carabellò

“L'entusiasmo è fondamentale nella vita e nello sport – esordisce Accorinti. Ci vuole programmazione per raggiungere qualsiasi obiettivo. Non abbiamo avuto continuità negli ultimi anni, speriamo di averne adesso. Lo sport non è un qualcosa di secondario, bisogna darne importanza. Il presidente vuole portare la società in B nel più breve tempo possibile. È importante avere un buon settore giovanile, perché tutte le squadre, anche le più grandi hanno un ottimo vivaio. Con Celeste e San Filippo a disposizione bisogna avere un campo per gli allenamenti e uno per le partite, non si può usare lo stesso per entrambe le cose. Chiedo uno sforzo in più alla società per il futuro del calcio a Messina”.

Parola a Pietro Sciotto: “Ringrazio il sindaco per avermi scelto come presidente. Sono laureato a Messina in materie letterarie, lavoro da 35 anni per portare avanti la mia azienda e così farò anche con il Messina calcio. I bilanci devono essere a posto, bisogna partire dai giovani. Sono punti fondamentali per me. Ho sempre avuto il desiderio di diventare il presidente del Messina, questo sogno si è avverato. A primo impatto ho visto un qualcosa di importante, sono abituato a fare fatti e non parole. Farò di tutto per portare in alto il Messina. Siamo stati ammessi in D il 10 agosto, il 14 ha avuto via libera per tesserare i giocatori. Oggi completeremo la squadra e la società, con un organigramma degno e importante. Noi andremo in casa e fuori per vincere, la squadra è pronta per partecipare al campionato. Non appena il mister mi dirà chi comprare in futuro io lo farò. La figura del ds in D non è come in C. Sono presuntuoso nel dire di essere in grado di poter prendere i giocatori, sempre collaborando con l'allenatore. Mi auguro di poter andare a giocare al Celeste al più presto. Sono convinto di tornare in quel campo, e per come la vedo io il San Filippo è troppo grande per questa categoria, sogno la bolgia del Celeste”.

“Avete conosciuto il presidente attraverso le parole, è un uomo che ha tanto entusiasmo e vuole rilanciare il calcio a Messina – afferma Niki Patti. Questa società è vergine, non risente di quanto fatto nell'ultimo decennio. La società chiede fiducia, la fretta è cattiva consigliera. Le cose non sono andate come avremmo voluto, ma si è fatto bene fino a oggi e si farà altrettanto bene in futuro. Il merito di Sciotto è quello di aver salvato il calcio a Messina, è stato l'unico a presentare un'offerta per creare questa società. La città ha fatto 1.300 abbonamenti supportando una società inesistente, quindi mi auguro che questi tifosi diano fiducia anche a questa società, sarebbe una base solida per partire. L'investimento di Sciotto è importante, bisognerà fare altri sacrifici in futuro, e se la squadra verrà seguita dalla gente, avrà una motivazione in più per andare avanti, questo è un mio desiderio più che altro. Diamo fiducia a questo uomo pieno di entusiasmo”.

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Il nuovo logo dell'ACR Messina

Parola anche a Matteo Sciotto, fratello di Pietro e vice presidente: “La scelta di mio fratello è dettata da un sogno e da una passione per il calcio e per il Messina. La società è dei messinesi, questo non deve sfuggire a nessuno. Tutti dobbiamo lavorare nella stessa direzione affinché questa società possa avere presente e futuro e per ottenere i risultati prefissati. Sono stati anni di amarezze, non possiamo caricarci di responsabilità di altri. Domenica non finisce il campionato, ma comincia, e ci auguriamo che con l'andare delle settimane si possa recuperare quel gap tale da permetterci di gioire a fine stagione”.

A concludere il dg Carabellò: “Il calcio deve essere pronto a restituire qualcosa al territorio e agli appassionati. Bisogna avere chiarezza e serietà in tutti i rapporti. Noi messinesi siamo stati sbeffeggiati da certi comportamenti. Dobbiamo dimostrare di saper fare calcio ai livelli che ci competono. Vorrei chiudere con una massima di Franco Scoglio: “La squadra, la stampa, la tifoseria””.

Giuseppe Marino

Laureato in Giornalismo all'Università degli studi di Messina. Si occupa a tutto campo della sezione sportiva di Sicilians, con un occhio di riguardo verso il calcio nostrano. Vi racconterà di tutto e di più sull'ACR Messina e sul panorama sportivo regionale.

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