Senza il Consuntivo 2012 a rischio i fondi per l’Ente Teatro

Teatro Vittorio Emanuele
Il teatro Vittorio Emanuele di Messina

Nonostante il via libera della Commissione Affari Istituzionali dell'ARS al Consiglio di Amministrazione dell'Ente Teatro di Messina, il futuro del Vittorio Emanuele è ancora tutto in salita.

Nodo da sciogliere la mancata approvazione del Bilancio Consuntivo 2012, senza il quale si perderanno i 4 milioni 100 mila euro di fondi destinati all'ente.

Il documento finanziario dovrà essere presentato a Palermo entro il prossimo 30 aprile, ma ancora non se ne ha notizia e difficilmente il nuovo CdA, che dovrebbe insediarsi la settimana prossima, avrà il tempo di esaminarlo e ratificarlo.

“Se non si rispetterà questa data -dichiara Pippo Di Guardo, segretario generale della SLC Cgil di Messina- si perderanno i finanziamenti previsti e salterà qualunque ipotesi di ripresa e rilancio dell'ente e del teatro Vittorio Emanuele”.

All'appello mancano anche i Bilanci di Previsione 2013 e 2014 (ma per i termini non sono ancora scaduti), il nuovo soprintendente e i direttori artistici di prosa e musica. Da Statuto, approvato 18 anni fa, il soprintendente è nominato dall'assessore alla Cultura su indicazione del CdA. Laddove quest'ultimo non lo dovesse fare, è l'assessore regionale a decidere.

Dopo la ridda di nomi dei mesi scorsi, adesso la rosa sembra essersi ristretta alla docente universitaria Giusi Furnari Luvarà (che il presidente della Regione Sicilia avrebbe voluto come a sindaco del centrosinistra durante le ultime elezioni ma a patto che bypassasse le primarie di aprile) e il direttore artistico della Fondazione Architetti del Mediterraneo Antonello Longo.

La gara è ancora aperta e anche se la bilancia di Crocetta pende dichiaratamente per la Furnari, Longo non ha ancora smesso di giocare le proprie carte.

E sempre secondo lo Statuto, la nomina dei due direttori artistici di prosa e musica è invece di competenza esclusiva del CdA.

Un aspetto quest'ultimo da non sottovalutare, mentre all'orizzonte si intravedono le prime tempeste perché tra i sei membri del Consiglio di amministrazione (per il Comune l'operatrice culturale Laura Pulejo, l'ex docente di scuola superiore e attore non professionista Totò D'Urso e Giovanni Giacoppo, legale della Compagnia Nutrimenti Terrestri della quale il presidente dell'Ente Teatro Maurizio Puglisi è uno dei fondatori, per la Provincia regionale l'attore Giovanni Moschella e il docente di latino e greco Daniele Macris e per la Regione Sicilia l'ex funzionario del Comune Carmelo Altomonte, ex socialista e oggi vicino ai DR e al presidente della Commissione Cultura dell'ARS Marcello Greco) c'è già chi promette battaglia su possibili conflitti di interesse e rivendica autonomia di pensiero e di giudizio.

“Il CdA si insedierà entro il 10 aprile –spiega Greco. Con il via libera della Commissione Affari Istituzionali è stato fatto un passo in avanti, ma adesso tutti devono muoversi perché se l'ente vuole lavorare deve essere in grado di produrre”.

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