Sciopero Orsa di RFI e marittimi, rinviato quello BluFerries
Riesplode la vertenza Stretto, ma per il momento BluFerries è fuori. Nei giorni scorsi i responsabili sindacali del sindacato Orsa hanno incontrato i vertici della controllata del Gruppo Ferrovie dello Stato che dal 2012 gestisce il trasporto mezzi e passeggeri tra la sponda siciliana e quella calabrese, che hanno dichiarato di non avere alcuna notizia ufficiale rispetto alla vendita di BluFerries annunciata alcune settimane fa dall'amministrator delegato delle FS Mauro Moretti durante un forum in Svizzera.
“A questo punto -dichiarano il segretario generale di Orsa Sicilia Mariano Massaro e il segretario generale di Orsa Trasporti Messina- si rende necessaria l'operazione chiarezza che solo i vertici nazionali, sindacali e aziendali, possono porre in essere. Pertanto -proseguono Massaro e Barresi- la segreteria nazionale di Orsa Trasporti si farà carico di chiedere un incontro con vertici di FS per definire il futuro dell'azienda e dei marittimi.
Intanto, per consentire il confronto nazionale, lo sciopero dei lavoratori BluFerries, previsto per domani, è rinviato in attesa delle notizie romane. Non consentiremo a BluFerries di comprimere i diritti dei lavoratori con lo spauracchio della vendita del ramo di azienda- concludono i sindacalisti dell'Orsa.
Da troppo tempo il Gruppo FS naviga tatticamente nell'indefinito, con l'obiettivo di togliere sicurezze e punti fermi ai dipendenti per gestirli agevolmente approfittando dell'incertezza del futuro. Se dall'incontro nazionale non emergeranno novità che garantiranno il mantenimento del servizio e dei livelli occupazionali e dei diritti dei lavoratori, riproporremo la protesta in tempi brevissimi”.
Confermato invece lo sciopero proclamato da Orsa e Fast Confsal dei ferrovieri marittimi e del personale dell'indotto della ditta Gierre, che lavora per la flotta RFI. La protesta inizierà domani alle 9 e si concluderà alle 17.
“Sta per realizzarsi il programma di abbandono dello Stretto nelle annose intenzioni di RFI e lo stanno concludendo nel peggiore dei modi dichiarano il segretario nazionale Orsa Navigazione Nino D'Orazio e il rappresentante del sindacato autonomo FAST Confsal Salvatore Giannetto. L'azienda pone in essere atteggiamenti anticontrattuali, non rispetta gli accordi sindacali, ferma tatticamente le navi e dichiara esuberi che non esisterebbero se fosse erogato il servizio come concordato con le parti sociali.
Il diritto alle ferie è trasformato in strumento dell'azienda che lo sfrutta come una sorta di cassa integrazione obbligando il personale a starsene a casa in congedo. I lavoratori dell'indotto, fra un appalto e l'altro, vivono di incertezze e sono costretti al contratto di solidarietà per evitare i licenziamenti”.
Ma D'Orazio e Giannetto accusano RFI di “favoritismi e discriminazioni nei confronti del personale, mentre le progressioni di carriera sono bloccate sine die. Sul costo del lavoro risparmiano i centesim,i ma per altro non badano a spese. I ferrovieri marittimi hanno il dovere di chiamare alla mobilitazione tutti i marittimi dello Stretto – continuano D'Orazio e Giannetto- l'attacco alla categoria è trasversale, parte da Caronte&Turisti e finisce alla flotta ferroviaria passando per BluFerries.
Domani inizia la seconda vertenza dello Stretto -concludono i due dirigenti sindacali. Questa volta c'è in gioco la certezza del posto di lavoro anche per il personale assunto a tempo indeterminato. Marittimi e ferrovieri possono vincere solo se saranno capaci di sfruttare i motivi dell'unità e condurre una lotta comune”.