Lo sciacallo – Nightcrawler
Paese: USA
Genere: Drammatico
Durata: 117 minuti
Regia: Dan Gilroy
Si potrebbe definire un film sull'etica, non professionale ma umana in generale, questo “Nightcrawler” che segna l'esordio alla regia dello sceneggiatore Dan Gilroy e che vede come protagonista Jake Gyllenhaal.
Lou (Jake Gyllenhaal) è uno dei tanti uomini che in questi anni di crisi non riesce a trovare un lavoro stabile. Se la cava con qualche lavoretto qua e là e con piccoli furti, quando è necessario.
Ce la mette tutta ma proprio non riesce ad ingranare, almeno fino a quando una notte non ha l'illuminazione: si procura una videocamera e una radio in grado di ricevere le comunicazioni della polizia e comincia a sfrecciare nella notte alla ricerca di incidenti e di emergenze, riprendendo il tutto e vendendolo ai network.
La cosa gli riesce così bene da divenire sempre più spietato e incurante delle regole. Poi una notte riesce a riprendere due assassini. Gilderoy presenta con questo film quello che si potrebbe definire un eroe dei nostri tempi: un cinico manipolatore, privo di scrupoli o moralità, tentatore, inarrestabile e perfino violento, se necessario.
Non a caso compare la parola eroe, perché non c'è in questa storia una figura che gli si contrapponga. È lui il protagonista, questa la sua cinica storia in questo cinico mondo. Un personaggio che di positivo non ha nulla, eppure vince e convince. Non c'è morale o intento educatorio, Gilderoy mostra il peggio del mondo per sbatterci in faccia cosa possiamo diventare.
Il suo protagonista, Lou, è perfetto in questo ruolo: è un mostro perfetto, consapevole e felice di esserlo, un mostro pericolosamente normale. Lo spazio per i moralismi è talmente piccolo da sfuggire quasi, come il volto di quei personaggi che tentano di incarnare questi ideali ma restano fagocitati dal mondo dello share.
Non è una critica al giornalismo come può sembrare ma una critica a quelle persone che corrompono così la propria natura e di conseguenza la propria professione, siano questi giornalisti, ingegneri o operai. Un film duro e crudo, alla cui accusa nessuna coscienza potrà sottrarsi. Consigliato ai “vincenti”.