Saponara, il sindaco Venuto chiede aiuto al Genio Civile

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Il sindaco di Saponara Nicola Venuto ed il presidente della Regione Rosario Crocetta (foto Luigi Scirocco)

A un anno di distanza dall'alluvione di Saponara non c'è ancora un solo progetto per la ricostruzione ed il sindaco Nicola Venuto chiede aiuto al Genio Civile.

Con i suoi tre morti, il piccolo centro è quello che ha pagato il prezzo più alto alla tragedia del 22 novembre 2011. Fino ad oggi gli appelli del primo cittadino sono caduti nel vuoto e a parte spalare il fango molto poco è stato fatto.

Mancano le risorse per affidare i progetti di ricostruzione all'esterno e gli uffici del Comune non ce la fanno a gestire anche il lavoro extra. Da qui la decisione di chiedere al presidente della Regione Crocetta di una deroga rispetto all'uso dei fondi destinati a Saponara e la richiesta ufficiale che a curare i progetti sia il Genio Civile.

“Gli uffici hanno già maturato esperienza per questo genere di a causa dell'alluvione di Giampilieri e penso che sia la soluzione migliore -spiega il sindaco Venuto. Per il momento possiamo solo registrare la presa d'impegno del presidente della Regione e sperare che ci aiuti”.

“Con il sindaco Venuto ci siamo già incontrati e abbiamo discusso della cosa -dichiara Gaetano Sciacca, Ingegnere Capo del Genio Civile. Abbiamo dimostrato dopo l'alluvione di Giampilieri che i nostri uffici sono in grado di predisporre progetti e seguire i lavori con ottimi risultati. I lavori che la Protezione Civile Regionale ci ha affidato sono stati completati quasi tutti e diversi progetti sono già pronti e finanziati. A Mili e Galati invece, dove l'amministrazione comunale ha ritenuto opportuno affidare incarichi esterni, sono ancora all'anno zero. Spero davvero che la Regione ci affidi i lavori di Saponara, così potremo mettere a disposizione ancora una volta l'esperienza acquisita e la professionalità degli uffici del Genio Civile”.

Intanto qualcosa si muove anche in Parlamento. I deputati PDL Enzo Garofalo e Nino Germanà (quest'ultimo prima di lasciare il seggio alla camera per quello dell'ARS) ed il senatore Nania hanno presentato 4   al Decreto Legge 174 del 2012, che se accolti potrebbero dare una boccata d'ossigeno ai Comuni alluvionati. Gli emendamenti puntano ad un alleggerimento del Patto di stabilità. Che potrebbe essere possibile grazie all'esclusione delle sanzioni per il mancato rispetto dei vincoli per i Comuni colpiti da calamità e dal saldo del Patto di stabilità per le maggiori spese sostenute dalle aree territoriali del messinese per interventi di ripristino dei danni derivanti dall'alluvione. Gli emendamenti prevedono anche un alleggerimento degli obiettivi del Patto di stabilità per il 2012 per migliorare gli effetti negativi sull'indebitamento netto per 50 milioni di euro per i Comuni del messinese, la possibilità di stipulare nuovi mutui con la Cassa depositi e prestiti e un credito d'imposta e finanziamenti bancari agevolati per la ricostruzione dei territori colpiti dall'alluvione del 2011.

“Quando il sindaco di Barcellona Maria Teresa Collica- spiega Garofalo- ha lanciato l'appello per ulteriori interventi a sostegno dei comuni alluvionati, il decreto era già stato esaminato alla Camera per cui con Germanà ed il senatore Nania ci siamo messi al lavoro in modo da poter predisporre emendamenti al decreto che potessero essere presentati in tempo utile per l'esame in Senato, che estendano gli interventi  già predisposti in passato  per le province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, interessate dagli eventi sismici del maggio 2012″.

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