#Santo Stefano di Camastra. Sgominata banda di ladri catanesi

Carabinieri Santo Stefano di CamastraArrestati in flagranza di reato due catanesi e denunciati altri due, tutti e quattro sono già noti alle Forze dell'Ordine. In manette Carmelo Cadiri (24.04.1991) e Giacomo Parisi (13.07.1979), mentre S.S. (1979) e L.C. (1970) sono stati denunciati.

“Sabato sera i carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra -spiegano dal Comando provinciale- hanno attivato un particolare modulo di servizi orientato a circoscrivere l'area ed innalzare il livello di nel week end. La loro efficacia ha consentito di sgominare una banda che, venuta da Catania, si sospetta avesse in animo di sviluppare una serie di furti nella zona.

Si tratta di una rete di perlustrazioni e posti di controllo studiata a tavolino e caratterizzata da un equilibrato connubio fra i militari in abiti simulati (con compiti d'individuazione) e le gazzelle dei carabinieri, cui è assegnato in prevalenza l'obiettivo di bloccare.

Fra i tanti veicoli passati i rassegna nelle prime ore della notte di sabato scorso, alle 22 una Toyota Yaris è stata avvistata dai militari in incognito. All'alt delle gazzelle i quattro catanesi si sono fermati. Solo il conducente aveva i documenti, ma l'atteggiamento insofferente e la presenza di un grosso cacciavite e di un paio di guanti da lavoro occultati nell'abitacolo, hanno insospettito i militari dell'Arma e confermavano la fondatezza dei sospetti”.

Condotti in caserma, è emerso che due dei componenti la banda erano sottoposti al regime degli arresti domiciliar per reati contro il patrimonio. Al termine degli accertamenti Cadiri e Parisi sono stati arrestati per evasione e rinchiusi nel carcere di Messina Gazzi. Per i quattro è scattata la denuncia penale per il possesso di arnesi atti allo scasso e per aver fornito false generalità al momento del controllo.

Oggi il Tribunale di Patti, dopo aver convalidato l'arresto, ha trasmesso gli atti a Catania, dove sarà celebrato il processo per competenza territoriale.

 

Carmelo Amato

Il giornalismo è la sua ragione di vita. Indistruttibile, infaticabile, instancabile, riesce a essere sul posto “prima ancora che il fatto succeda”. Dalla cronaca nera allo sport nulla gli sfugge. È l’incubo degli amministratori comunali, che se lo sognano anche di notte e temono i suoi video e i suoi articoli nei quali denuncia disservizi e inefficienze e dà voce alle esigenze dei suoi concittadini.

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