Sanità corrotta in Sicilia, tutta FI a fianco di Micciché: “Accuse infamanti, indubbia la sua integrità”
SICILIA. Non risulta esservi alcun riferimento al presidente dell'Assemblea regionale siciliana Gianfranco Miccichè all'interno dell'ordinanza di custodia cautelare dell'operazione “Sorella Sanità”. Così tutta Forza Italia in Sicilia scende in campo e sottolinea l'onestà del presidente, gli rende omaggio con una raffica di dichiarazioni di stima e promette querele nei confronti di “certa stampa” che avrebbe scritto “falsità”. In prima linea la nota congiunta dei deputati Tommaso Calderone, Riccardo Savona, Michele Mancuso, Mario Caputo, Alfio Papale, Riccardo Gallo del gruppo di Forza Italia all'ARS, degli assessori regionali Bernardette Grasso, Edy Bandiera e Marco Falcone e di tutti i coordinatori provinciali del partito in Sicilia: “Nella corposa e articolata ordinanza di custodia cautelare non c'è nessun riferimento che possa anche lontanamente associare il presidente Micciché alle tangenti di cui parla certa stampa. Non risulta tra gli indagati essendo estraneo ai fatti”. Poi le parole del capogruppo all'ARS Tommaso Calderone: “Trovo sconfortante dover leggere articoli giornalistici di tale portata in quanto Gianfranco Miccichè non è indagato. È totalmente estraneo a ogni fatto corruttivo o tangentizio. È gravissimo e inaccettabile quello che è stato scritto da alcuni giornali. Abbiamo dato mandato ai nostri legali per proporre querela contro le falsità scritte da certa stampa”. Dal canto suo l'assessore Bernardette Grasso dichiara: “Gianfranco Micciché ha dimostrato in questi anni, nel corso della sua prestigiosa carriera politica, di aver saputo mantenere un profilo di irreprensibilità, di trasparenza, che non viene certo messo in discussione da qualche titolo forzato o fuori luogo. Lo conosco bene, così come conosco il suo motto di sempre: non sono ricattabile”. Questo, invece, il commento dell'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone commissario FI per Catania e provincia: “Ho manifestato la mia vicinanza prima all'uomo e poi al politico Micciché, che si è ritrovato suo malgrado tirato in ballo in una vicenda alla quale è decisamente estraneo. Gianfranco proseguirà con ancora maggiore determinazione nel suo impegno verso la Sicilia”. “Nessuna ombra e nessun dubbio sull'operato del Presidente Miccichè – aggiunge l'assessore all'Agricoltura, Edy Bandiera. Spiace assistere ancora una volta, a assalti mediatici privi di alcun fondamento. L'azione politica del presidente Miccichè è trasparente quanto la sua genuina immediatezza e la sua storia personale e politica ne sono la dimostrazione. Mi auguro, per il futuro, che fatti come questo non accadano mai più e che la Stampa e i media, si occupino delle innumerevoli iniziative positive che il presidente porta avanti ogni giorno per la nostra terra e per i siciliani tutti”. “Le calunnie orchestrate a regola d'arte con il preciso intento di screditare il presidente Micciché noi le rispediamo al mittente. Non esiste nessun fondamento che giustifichi un tale attacco mediatico – chiosa il vicecoordinatore regionale di Forza Italia Riccardo Gallo. Che siano prese le distanze da tali infamanti affermazioni”, mentre il deputato e coordinatore di FI Caltanissetta Michele Mancuso dichiara: “Sarebbe semplice esprimere solidarietà nei confronti del presidente Micciché. Noi andiamo oltre, all'uomo prima che al politico che oggi più di ieri ha sempre mantenuto un'immagine pulita e priva da ogni logica clientelare. Da parte nostra c'è solo stima e fiducia e siamo certi che tali strumentalizzazioni giornalistiche sono figlie di una meschina macchina del fango. Forza Italia in Sicilia si è sempre caratterizzata per trasparenza, coerenza e grande onestà”. “È notorio – rimarca ancora il deputato regionale Mario Caputo che il presidente Miccichè nella sua lunga attività politica, sia a livello regionale che nazionale è sempre stato lontano da ogni coinvolgimento anche solo marginale o accidentale con persone e fatti a vario titolo coinvolti nell'aggiudicazione di pubbliche gare. Riteniamo azzardate e ingiuste le illazioni che nelle ultime ore lo hanno accostato a vicende giudiziarie in cui sono interessati alcuni vertici dell'ASP e altri pubblici dipendenti. Ancor più di ieri gode della nostra fiducia come uomo e come rappresentante delle Istituzioni”. Infine, conclude il presidente della commissione Affari istituzionali Stefano Pellegrino: “Da parte della deputazione trapanese non c'è stata nessuna interferenza e ingerenza nella nomina del direttore sanitario. Le accuse al presidente Miccichè sono inappropriate e fuori luogo”.