Salvi i servizi sociali per due mesi, poi i nuovi bandi
Una riunione fiume finita ieri sera, ma alla fine dal vicesindaco Guido Signorino e dall'assessore alle Politiche sociali Nino Mantineo è arrivato l'impegno ufficiale a tutelare i servizi sociali e i posti di lavoro.
All'appello mancano 2 milioni e mezzo di euro, che l'amministrazione Accorinti sta recuperando tra le pieghe di bilancio. “A determinare questa situazione -spiega Clara Crocè, segretario generale della FP Cgil di Messina- il blocco dei servizi voluto dal commissario straordinario Croce a marzo 2013.
Inseguiamo questo buco di 2 milioni e mezzo dall'inizio di quest'anno e ieri abbiamo finalmente ottenuto garanzie precise per settembre e ottobre, perché l'amministrazione ha capito quali rischi comporterebbe una nuova sospensione dei servizi”.
A fine ottobre si dovrebbe chiudere la partita dell'aggiudicazione dei nuovi bandi. Anche questa una nota dolente, vista la recente normativa emanata dalla Regione Sicilia che obbliga i Comuni a costituire (e pagare) delle commissioni per la valutazione delle offerte.
“Questi sono costi insostenibili per gli enti locali -spiega la Crocè. Ciascun componente la commissione, tutti indicati dall'Urega, intasca 300 euro a seduta (tranne il presidente, che è il dirigente responsabile dei servizi sociali) e ovviamente non si risolve tutto in una sola volta. Il Comune di Messina ha già esperito 18 gare relative ai fondi della Legge 328 e per farlo sono stati spesi poco meno di 100 mila euro. Un'assurdità inaccettabile imposta dalla Regione”.
E visto che a capo dell'Urega adesso c'è l'ex Ingegnere Capo del Genio Civile di Messina Gaetano Sciacca, Signorino e Mantineo si sono impegnati a contattarlo per individuare il percorso che consenta di velocizzare al massimo le procedure.
“Tutto questo comunque non ci tranquillizza -conclude il segretario generale della FP Cgil. La situazione finanziaria del Comune (ovviamente determinata dalle gestioni passate) è molto grave e siamo fortemente preoccupati per il futuro della città”.