Salemi, dopo l’incendio il sito archeologico di Mokarta torna all’originaria bellezza
TRAPANI. Il sito archeologico di Mokarta nel comprensorio di Salemi è stato ripulito e risistemato dopo l‘incendio che nei giorni scorsi ne aveva compromesso la bellezza, rendendo complicato visitarne gli scavi. L'assessore ai Beni Culturali e all'Identità Siciliana Alberto Samonà, si è recato a visitare l'area in compagnia del direttore del parco archeologico di Segesta Rossella Giglio per verificare che il sito fosse restituito alla fruibilità dei visitatori. “Mokarta è un luogo di cultura particolarmente prezioso – dichiara l'assessore Samonà – che testimonia momenti significativi della preistoria siciliana. Quando ho appreso dell'incendio che aveva interessato il sito, ho subito richiesto una relazione dettagliata e disposto un intervento urgente per il ripristino dei luoghi. Chi distrugge, anche per una generica disattenzione o incuria il nostro patrimoni, deve sapere che danneggia ciò che appartiene a tutti noi, alla nostra storia. Mokarta, villaggio dei Sicani nel cuore dell'entroterra siciliano, si trova in una posizione strategica e molto suggestiva sotto il profilo ambientale. Le quindici capanne circolari dall'ingresso a forcipe, con lo scheletro della giovane Nina e i manufatti rinvenuti che a oggi sono le testimonianze emerse a seguito della campagna di scavi costituiscono una realtà museale all'aperto e ci raccontano di una società rurale strutturata che si è insediata nella parte occidentale dell'Isola sin dal II millennio a.C.. Luoghi come Mokarta – precisa l'assessore Samonà – raccontano il nostro passato più antico e costituiscono ambiti storico-archeologici che devono essere approfonditi, valorizzati e studiati con ancora maggiore attenzione. La Mokarta emersa negli anni scorsi costituisce solo una piccola parte dell'immenso patrimonio ancora coperto. Il governo musumeci è interessato ad accendere i riflettori su quest'area della Sicilia che ha ancora moltissimo da raccontare. Ci impegneremo per vedere di orientare risorse comunitarie verso nuove campagne di scavi che potrebbero restituirci ulteriori e preziose testimonianze su tutta l'area”.
“La collina sulla quale sorge Mokarta – spiega Rossella Giglio – rappresenta un luogo magico senza tempo che, con i dovuti accorgimenti e con adeguati interventi sulle vie di accesso, merita di essere inserita nei percorsi turistico-archeologici della Sicilia. La ricchezza del sito è stata testimoniata dagli oltre cento reperti rinvenuti quasi integri all'interno della capanna 15, rimasti sepolti sotto il crollo della struttura avvenuto a seguito di un evento improvviso e traumatico che coinvolse l'intero insediamento sul finire dell'età del Bronzo. Vasi di uso domestico, scodelle, boccali, coppe su piede, olle e vasi rituali sono preziose testimonianze e un importante tassello per ricostruire la storia di una Sicilia antica. Una storia che ancora ha molto da raccontarci e sulla quale stiamo lavorando per una complessiva rilettura del territorio”.