Ritardano gli stipendi dei lavoratori di Casa Serena e Alba

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Il sindaco Accorinti con i di Casa Serena e della coop Alba (foto Dino Sturiale)

A dispetto delle promesse dell'amministrazione comunale i lavoratori di Casa Serena e della cooperativa Alba sono ancora senza stipendio.

L'assedio degli operatori del 4 giugno scorso è stato bollato come strumentale dall'esecutivo Accorinti, ma a distanza di quasi due settimane dei salari non c'è traccia.

I lavoratori di Casa Serena, che fanno capo alla coop Azione Sociale, aspettano con ansia l'apertura delle banche di domani. Il presidente della cooperativa ha dichiarato alcuni giorni fa che se le somme non fossero arrivate tra giovedì e venerdì, se ne sarebbe parlato per il 16 giugno.

“Sappiamo che ha detto che il Comune di Messina ha accreditato le somme l'11 giugno e ci hanno detto che i nostri stipendi sono stati pagati –raccontano gli operatori del pensionato comunale, che sono fermi allo stipendio di gennaio. Quando avremo i soldi in banca verificheremo la data della valuta e così sapremo se ci hanno detto la verità”.

Situazione leggermente migliore per chi lavora con la coop Alba, che cura l'assistenza domiciliare ai disabili, perché nei prossimi giorni riceveranno il salario di aprile. “I trasferimenti del Comune per la nostra fattura di febbraio hanno valuta dal 12 giugno –spiega Clara Favatella, coordinatore dell'Alba. Lo stesso giorno abbiamo provveduto con i pagamenti ai lavoratori e ritengo che gli stipendi saranno disponibili in poco tempo”.

Ma gli operatori della cooperativa Alba denunciano un'altra situazione che, a quanto raccontano, li penalizza nello svolgimento delle loro mansioni. Stando a quanto denunciano, infatti, sono costretti a fare i conti con la penuria di guanti sterili, indispensabili per lavorare. “Non ce ne sono mai abbastanza –raccontano- e quando ci chiamano per la distribuzione c'è la corsa a chi arriva prima, perché non ce ne sono a sufficienza. E poi ci fanno utilizzare a tutti la stessa misura e spesso si spaccano. Ci è anche capitato di dover dividere in due per un mese una scatola da 100 guanti”.

“Non mi risulta nulla del genere –replica la Favatella. È vero che prima i guanti si spaccavano e così abbiamo cambiato fornitore. Sono misura unica ma sono di qualità migliore e sono duttili, così li possono utilizzare tutti senza problemi. Quanto alla mancanza di guanti, non è così. Tanto è vero che qui in sede abbiamo ancora dieci scatole da consegnare”.

Tornando alle contraddizioni tra le affermazioni dell'amministrazione Accorinti e la realtà dei fatti rispetto ai pagamenti ai lavoratori, visto che le date indicate dai responsabili delle due cooperative coincidono, è evidente che le dichiarazioni di Palazzo Zanca rispetto al fatto che a fine maggio era tutto pronto sono state palesemente contraddette dai tempi di liquidazione delle fatture.

Del resto, il 4 giugno scorso, lo stesso vicesindaco Signorino aveva ammesso con i lavoratori che le casse del Comune erano a secco e che si aspettavano le entrate dell'IMU. “Ci hanno accusato di avere organizzato una protesta strumentale –commentano i lavoratori- ma durante la trasmissione del 31 maggio scorso a RTP sia Signorino che l'assessore Mantineo avevano garantito che saremmo stati pagati subito dopo la pausa del 2  e 3 giugno. E allora come mai il 15 giugno siamo ancora senza stipendio?”.

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