#Regione. Panepinto: sulla gestione delle risorse idriche serve maggiore chiarezza
La gestione delle risorse idriche in Sicilia ha fatto la fortuna di gruppi economici e sodalizi criminali. L'acqua è da sempre un bene primario attorno al quale si è creato consenso. Si fanno leggi e leggine, si è votato un referendum a riguardo, ci sono gli indirizzi politici, ma poi basta un atto amministrativo e tutto cambia.
Il deputato del PD, Giovanni Panepinto, è stato promotore delle iniziative di legge sull'acqua pubblica è componente della commissione territorio e Ambiente dell'Assemblea regionale siciliana. Insomma il tema è uno dei suoi punti forti, e così si preoccupa per le possibili conseguenze “della decisione assunta pochi giorni fa dal dirigente responsabile del Dipartimento acque e rifiuti che ha diffidato i comuni a consegnare gli impianti per la gestione delle risorse idriche, nonostante l'articolo 1, commi 5 e 6 della legge 2 del 2013, stabilisca il contrario, cioè che i comuni che non hanno ancora consegnato gli impianti possano continuare a gestirli” – dichiara con una nota.
Sulla gestione delle risorse idriche in Sicilia serve maggiore chiarezza, secondo il deputato regionale, eletto nel collegio di Agrigento “in particolare chiediamo all'assessore Vania Contrafatto di assumere al più presto la piena conduzione del suo assessorato ed evitare che governo, parlamento e amministrazione vadano in tre direzioni diverse”.
Panepinto evidenzia il contrasto tra linea politica e burocrazia e auspica un maggiore dialogo tra il Governo Regionale e l'Ars. “Una situazione che rischia di creare disservizi e aprire lunghi contenziosi facciamo appello, dunque, all'assessore Contrafatto: comprendiamo che quello di sua competenza è un settore particolarmente complesso e che il suo insediamento è relativamente recente, ma è inaccettabile assistere all'azione di un'amministrazione che stravolge gli indirizzi di legge e di governo. L'assessore faccia revocare gli atti messi in piedi dal dirigente dell'assessorato e stabilisca al più presto una interlocuzione con la commissione Territorio e Ambiente dell'Ars e con il governo sul tema della ripubblicizzazione delle risorse idriche in Sicilia”– chiude Panepinto.