#Regione. La Cisl conclude a Palermo la campaga elettorale per le RSU

cisl Tre milioni di lavoratori in Italia, 205 mila in Sicilia, andranno al voto in tutti i luoghi di lavoro pubblici da martedì a giovedì della prossima settimana, per eleggere  le Rappresentanze sindacali unitarie “con un esercizio di democrazia che – secondo Maurizio Bernava, segretario confederale Cisl – misura il radicamento nella società delle organizzazioni del lavoro: quel radicamento che la politica ha perso e per recuperare il quale sarebbero necessarie meno kermesse e più sedi di confronto e partecipazione”.

Bernava ha concluso a Palermo l'Rsu day organizzato dalla Cisl siciliana a conclusione della elettorale che vedrà la Cisl al voto, nell'Isola, con ben 1.492 liste e 4.465 candidati: 2.458 uomini e 2.007 donne.

“Un esercito di persone – ha affermato Mimmo Milazzo, segretario generale regionale Cisl, aprendo i lavori – che nessun partito politico in Sicilia è in grado di schierare. Nella competizione sono coinvolti il mondo della scuola con i suoi 90 mila dipendenti, quello della in senso lato con 106.875 persone e l'università che conta 6.334 addetti. I 571 lavoratori dei conservatori e degli istituti d'arte e  i 722 dipendenti degli enti di ricerca”.

“Il settore pubblico rappresenta complessivamente 580 professioni in circa 23 mila amministrazioni: una ricchezza di competenze su cui incombe però la spada di Damocle del contratto di lavoro fermo dal 2009: sei anni di stop che hanno determinato la riduzione delle retribuzioni reali, dell'8%. In pratica, da ogni busta paga sono venuti meno da duemila a cinquemila euro” – così Giovanni Faverin, segretario della Fp Cisl nazionale.

“Puntiamo sulle Rsu non solo per dare forza alla rappresentatività sindacale, anche con l'obiettivo di diffondere la contrattazione aziendale di secondo livello e salvaguardare, al di fuori di derive affaristiche ed elettorali, le retribuzioni e le tutele di chi lavora” – conclude con una nota la Cisl regionale.

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