#Regione. AAA Addetto/a stampa rigorosamente a titolo gratuito cercasi

Garantisce “informazioni riservate e vita spericolata”, ma di pagare neanche a parlarne. La prima buccia di banana della Crocetta del 2015 è del messinese Giovanni Pizzo, assessore alle Infrastrutture della Regione Sicilia scivolato, ironia della sorte, proprio sui rapporti con la stampa.

Dimentico del proprio ruolo istituzionale, Pizzo ha pubblicato oggi sul proprio profilo facebook un'offerta di lavoro decisamente discutibile: “Cercasi addetta/o stampa rigorosamente a titolo gratutito. Sono garantite informazioni riservate e vita spericolata”.

Vista la levata di scudi, in testa quella del presidente dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia Riccardo Arena, poco dopo il post è stato ritirato. Pizzo ne ha pubblicato un altro, ma la toppa è peggio del buco. “Non avrei dovuto scherzare su questo tema -ammette. Sono dispiaciuto che un messaggio pubblicato su questa mia bacheca sia diventato il casus belli per aprire (riaprire) polemiche sul diritto all'informazione, sul ruolo della stampa e sull'obbligo di un ente pubblico nel dotarsi di un ufficio stampa. A chi si é sentito , offeso o denigrato chiedo scusa.

Quel messaggio tanto contestato, in realtà, non voleva essere altro che uno spunto ironico su due aspetti che credo nessuno possa contestare. In primis, il fatto di non potere disporre di un professionista che sostenga la mia azione amministrativa e informi correttamente i cittadini su quel che accade nei palazzi del potere. Ma questo discorso è complesso e rischia di aprire vecchie ferite. Poi, il richiamo alla gratuitá della prestazione professionale, è soltanto la drammatica constatazione di quanto delicata e grave sia la situazione finanziaria ed economica della nostra terra.
Infine, vorrei ricordare che quel messaggio tanto contestato non era un atto pubblico, ma un commento privato rivolto ai pochi amici (1.593, ndr) che condividono la mia esperienza sui social ”.

 

Ma il primo post passa di profilo in profilo. Ne scrive Il Fatto Quotidiano e anche il presidente Arena non le manda a dire e dalla propria pagina risponde: “Fate sapere all'assessore Pizzo che potremmo pure metterci d'accordo per trovare uno o più giornalisti disposti a lavorare gratis o, se vuole, pure a pagare per lavorare (ce ne sono, ce ne sono…). Vorrei però porre un'unica condizione: che anche gli assessori e i presidenti della Regione, da ora in poi, non prendano più un centesimo uno di stipendio. 

Non conosco l'assessore regionale Giovanni Pizzo, autore di questo post, né – devo dire – mi interessa conoscerlo- continua Arena. Tanto meno mi stupisce quel che scrive, dato che fa parte del governo presieduto da un signore che finora, in due anni e mezzo di revoluciòn, ha fatto un'unica cosa concreta: cacciare i giornalisti dell'ufficio stampa e amministrare da solo, in piena autonomia e libertà e senza filtro alcuno, l'informazione dal palazzo”.

Frecce avvelenate arrivano anche dai 5 Stelle di Sicilia. “Davvero una brutta figura da parte del “nostro” assessore -dichiarano sui social netwok.
Prendere con leggerezza ed ironia certe problematiche dimostra grande superficialità. Potremmo chiedere a lui di lavorare “rigorosamente gratis”, siamo certi che nel suo caso non sarà un problema”.

 

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Elisabetta Raffa

Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.

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