#Ragusa. Stop alle truffe, la Polizia spiega i trucchi dei malfattori
C'è chi sfrutta la buona fede fingendosi rappresentante dell'Inps, chi utilizza falsi incidenti stradali e chi ben vestito e con modi affabili propone agli anziani falsi gioielli. I truffatori, insomma, utilizzano mille trucchi per ingannare le potenziali vittime, ma la Polizia con Stop alle truffe ha spiegato ai cittadini come difendersi dai raggiri.
L'incontro, a cura della Questura di Ragusa in collaborazione con Confartigianato e Comune di Ragusa, si è svolto presso la sala del centro anziani in via Giuseppe Di Vittorio. Il commissario capo Filiberto Fracchiolla, dirigente dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Ragusa, ha spiegato come operano i truffatori e i metodi usati per commettere raggiri.
L'incontro è stato pensato per innalzare il livello di attenzione e prevenire l'odioso fenomeno che colpisce soprattutto le fasce più deboli della cittadinanza.
Vari gli stratagemmi usati, solo per citare alcuni casi, si va dal falso incidente stradale, ai falsi rappresentanti dell'Inps che devono effettuare dei rimborsi, dalla falsa benedizione in casa al falso amico del figlio che chiede il pagamento di un suo debito inesistente.
“Proprio con riguardo a quest'ultimo caso – spiegano dalla Questura di Ragsua – è stato trasmesso il video interpretato da Lino Banfi che mostra una situazione di truffa che coinvolge proprio le persone meno giovani. Si tratta di un individuo che per strada incontra un signore anziano e, fingendosi collega del figlio a cui ha prestato cento euro, tenta di farseli dare da lui. Il truffatore tenta di intimidire la vittima con toni di voce alti ed aggressivi e pretese di denaro, bloccandolo mentre passeggia tranquillamente. Ma la vittima non si lascia intimidire e prontamente prende il suo telefono cellulare per chiamare il 113″.
Durante l'incontro è stato spiegato come l'abilità dei truffatori è quella di guadagnarsi prima la fiducia delle vittime. E ci sono mille trucchi per farsi aprire le porte di casa, sopratutto toccare alcune leve psicologiche, come la falsa conoscenza di familiari.
“Spesso si presentano per strada o a casa persone ben vestite che con modi affabili parlano agli anziani offrendo loro falsi gioielli o convincendoli che il proprio nipote è in difficoltà e ha bisogno di soldi” – ha spiegato Fracchiolla.
In tutti questi casi il consiglio della Polizia è quello di non fidarsi di sconosciuti che per una scusa o l'altra chiedono soldi per strada oppure chiedono di entrare in casa, chiamando il 113 per segnalare immediatamente i fatti.
Sono state numerose le domande e le richieste di chiarimenti della platea a cui è stato distribuito un vademecum antitruffa e un dépliant che forniscono consigli per difendersi dalle truffe.
Fracchiolla ha concluso l'evento con alcune raccomandazioni ricordando quanto sia importante alzare il livello di attenzione per non cadere in trappola chiamando subito la Polizia di Stato in ogni situazione non chiara o sospetta.