Applausi per le forze dell'ordine, disprezzo per Veronica Panarello. All'uscita dalla Questura di Ragusa la mamma del piccolo loris stival è stata accolta con insulti e al grido di “vergogna, vergogna” da numerosi cittadini, diverse decine, che le hanno urlato contro tutto il proprio disprezzo senza aspettare la sentenza della magistratura.
Ha lasciato la Questura di Ragusa ed è stata condotta nel carcere di piazza Lanza a Catania, Veronica Panarello, la mamma di Loris, è accusata dell'omicidio del figlio di 8 anni, commesso il 29 novembre scorso, e di occultamento di cadavere.
Secondo il legale della donna, l'avvocato Francesco Villardita, l'indagine della Procura di Ragusa, affidata a polizia e carabinieri, è stata “leggermente frettolosa. Sono certo che alla fine si potrà giungere alla verità. La mia assistita è stata indagata mediaticamente negli ultimi 10 giorni. Mi auguro che adesso non sia condannata mediaticamente con sentenza definitiva prima di un regolare processo.
L'interrogatorio di Veronica Panarello, iniziato intorno alle 11 in Questura, dopo quello di 6 ore di ieri in Procura, è terminato dopo 5 ore. Anche oggi la donna, che in un primo momento si era avvalsa della facoltà di non rispondere, ha proseguito sulla linea di condotta assunta sin dall'inizio, non ammettendo nulla e ribadendo la propria innocenza nonostante le numerose contraddizioni rilevate dagli inquirenti e messe a verbale nei diversi interrogatori cui è stata sottoposta.
Intanto stamane gli esperti della Polizia Scientifica hanno eseguito un prelievo del DNA della donna, per confrontarlo con gli altri campioni raccolti durante le indagini.
Mentre l'interrogatorio della presunta omicida era in corso, verso le 13.30, Paolo Fattori, inviato della trasmissione di Rai Tre “Chi l'ha visto?”, ha trovato sul luogo del ritrovamento del corpo del bambino una fascetta bianca da elettricista in parte bruciata.
“Fattori ha avvisato subito i carabinieri presenti -si legge in una nota diramata dalla redazione del programma- che pochi minuti dopo hanno trovato un'altra fascetta nera poco distante, nei pressi del Mulino Vecchio. I militari dell'Arma hanno subito fotografato le fascette per effettuare un riscontro da parte degli inquirenti”.
Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.