#Ragusa. In un mese è stato denunciato tre volte, espulso marocchino a Modica
Nell'ultimo mese aveva devastato telecamere, insultato agenti di polizia e l'Italia. Un marocchino 21enne aveva aggredito agenti, minacciato il titolare di una pizzeria e diversi cittadini a Modica.
Nel pomeriggio di ieri, 26 marzo, la Polizia di Stato ha richiesto quindi al Prefetto di Ragusa di procedere all'espulsione dell'uomo resosi protagonista di una serie continua di reati.
“Lo scorso 21 febbraio era stato denunciato dagli agenti del Commissariato di Modica in quanto aveva danneggiato 5 telecamere di videosorveglianza – spiegano dalla Questura di Ragusa – in quell'occasione è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria per vilipendio della Nazione, in quanto l'uomo aveva pronunciato frasi oltraggiose all'indirizzo della Nazione”.
Lo scorso 21 marzo, l'uomo è stato denunciato di nuovo per vilipendio della Nazione, resistenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento ed altri reati. Il 21enne aveva danneggiato le pertinenze di un pub a Modica, aggredito gli agenti intervenuti e pronunciato frasi oltraggiose nei confronti dell'Italia.
Infine, nella serata del 25 marzo, il marocchino ha minacciato il titolare di una pizzeria e i passanti che transitavano per piazza Matteotti con una bottiglia di vetro rotta. Una volta condotto in Commissariato, l'uomo si è scagliato contro gli agenti colpendoli con calci e pugni.
“Interessato l'ufficio immigrazione della Questura – precisano dalla Polizia – si è verificato che il 21enne era privo del permesso di soggiorno, in quanto scaduto lo scorso dicembre e che non era stata avanzata istanza di rinnovo. E così il Questore di Ragusa ha richiesto al Prefetto, di procedere all'immediata espulsione del cittadino marocchino; avuto tale provvedimento, lo straniero è stato accompagnato presso il centro di identificazione ed espulsione di Caltanissetta per essere successivamente rimpatriato”.
Con l'espulsione eseguita nella giornata di ieri, sono 72 i cittadini extracomunitari che sono stati espulsi o respinti dal territorio dello Stato nel 2015. Sono 35 quelli trattenuti presso i centri di identificazione ed espulsione e 37 hanno ricevuto l'ordine di lasciare il territorio nazionale.