#Ragusa. Controlli a tappeto a Vittoria scoperto un arsenale
Giovedì 23 e venerdì 24 ottobre il questore di Ragusa Giuseppe Gammino, ha disposto controlli a tappeto nei comuni di Vittoria e Comiso. Diverse aree dei due comuni sono state passate al setaccio dalla Polizia. Durante i controlli a casa di tre vittoriesi sono stati scoperte armi, un vero e proprio arsenale.
Nove fucili di cui uno a pompa, sette congegni di puntamento per il tiro di precisione utilizzati dai cecchini, otto pistole di cui una con silenziatore, centinaia di munizioni, un giubbotto antiproiettile e anche una penna-pistola di 007. Materiale esplosivo, macchine per fabbricazione e modifica delle potenzialità delle munizioni e 700 grammi di marijuana. Peraltro alcune armi avevano una spiccata potenzialità offensiva.
La Squadra Mobile indaga sulla provenienza delle armi, potrebbero appartenere ad uno dei clan mafiosi operanti in Provincia di Ragusa. Mentre la Scientifica è già al lavoro per verificare se le armi sono state utilizzate per commettere delitti, grazie alla banca dati delle armi della Polizia di Stato.
E così, il 32enne Rosario Greco è stato arrestato per detenzione illegale di un fucile a pompa americano con puntatore laser, altre parti di armi di provenienza furtiva e munizionamento illegale. Il 40enne Marco Di Martino è stato arrestato per detenzione illegale di cinque fucili dotati di congegni di puntamento ottici per tiro di precisione balistica (utilizzati dai cecchini), tre pistole, una penna-pistola, un giubbotto antiproiettile, materiale per fabbricazione di esplosivi, polvere da sparo, pressa per confezionamento cartucce e un migliaio di munizioni. Mentre, il 24enne Andrea Di Martino è stato arrestato per detenzione di 700 grammi di marijuana e detenzione di tre pistole e due fucili.
La Squadra Mobile di Ragusa ed il Commissariato di Vittoria avevano pianificato i controlli da settimane e già dal pomeriggio di giovedì ben sessanta agenti sono stati messi in azione per effettuare le perquisizioni pianificate, con l'obiettivo di ricercare armi, materie esplodenti e droga.
“Dopo poco più di un'ora dall'inizio delle operazioni di Polizia, i primi risultati iniziavano ad arrivare dall'abitazione di Andrea Di Martino, grazie al cane antidroga Asko che fiuta della sostanza stupefacente. Il cane si avventa su sul forno in pietra costruito nell'abitazione che si trova all'interno del soccorso stradale gestito da Di Martinoinsieme al padre. Ivi un operatore di Polizia vi riveniva un grosso involucro in plastica con all'interno oltre 650 grammi di marijuana” – spiegano dalla Questura di Ragusa. Inoltre, i cani antiesplosivo hanno fiutato qualcosa all'interno di un armadio e così sono state rinvenute tre pistole e due fucili pronti all'uso sui quali si sta procedendo ad un'attenta analisi.
“L'ho comprata tutta per me la marijuana, fumo molto, è per uso terapeutico – dice l'arrestato alla Polizia – le armi non sono le mie, non ne so nulla”.
Contemporaneamente all'interno della segheria di Salvatore Greco, dopo ore di ricerche di armi e droga, uno degli agenti della Squadra Mobile trova sopra una catasta di legno e materiali per la produzione di cassette per il mercato ortofrutticolo alta 5 metri, un tubo in plastica appositamente costruito per custodire un fucile a pompa americano dalle spiccate potenzialità offensive ed un puntatore laser che ne amplifica la micidialità dell'arma. “Si tratta di un'arma storicamente utilizzata dalle Forze di Polizia statunitensi che l'uomo deteneva illegalmente e di sospetta importazione illegale – spiegano dalla Questura. Insieme all'arma vi erano altre parti di armi da fuoco risultate rubate. Il tutto in perfetto stato di manutenzione e pronte per essere utilizzate”.
Greco, secondo la nota della Squadra Mobile, si assume sin da subito la responsabilità della detenzione, provvedendo a fornire una giustificazione sul possesso: “le ho trovate mentre facevo i miei bisogni in campagna e le ho portate in azienda”.
Invece, presso l'abitazione del Marco Di Martino, il cane Andi ha fiutato e trovato una cartuccia inesplosa. E dopo un'ulteriore ricerca, nascosto in una legnaia, tra materiali edili e tronchi per il camino, è stato trovato un vero e proprio arsenale. Armi di ogni tipo, tra cui la cosiddetta penna-pistola di 007, inoltre vi erano materie esplodenti, polveri da sparo, munizioni di ogni tipo con maggiorazione delle potenzialità, fucili con matricola abrasa, pistole modificate complete di silenziatore, giubbotti antiproiettile.
I controlli sono proseguiti su altri obiettivi con esito negativo anche se in alcuni luoghi di ritrovo come bar e sale scommesse, i cani antidroga hanno fiutato la presenza di droga probabilmente utilizzata dagli avventori.
La notte tra giovedì e venerdì sono stati effettuati 45 controlli di soggetti sottoposti agli arresti domiciliari e ai sorvegliati speciali di Pubblica Sicurezza senza riscontrare nulla di anomalo.
Venerdì già dalle prime ore del mattino gli uomini della Polizia di Stato hanno continuato ad operare verso altri soggetti individuati e da sottoporre a perquisizione, tutti pregiudicati. I cani antidroga ed antiesplosivo hanno lavorato accanto ai loro conduttori per ore.
In tarda mattinata la Squadra volanti e la Squadra Mobile hanno inseguito due giovani per le vie del centro storico di Ragusa. Dal controllo è emerso che uno dei due, di origini tunisine, aveva dell'hashish in modiche quantità. Entrambi, inoltre, si trovavano illegalmente sul territorio italiano. Al termine degli accertamenti i due stranieri sono stati espulsi per ordine del Questore di Ragusa e condotti al cie di Caltanissetta da dove saranno rimpatriati coattivamente nei loro paesi d'origine in quanto sprovvisti di documenti.
Infine, i poliziotti del Reparto Prevenzione Crimine di Catania positivamente impegnato nella collaborazione operativa, durante un posto di controllo fermava dei giovani a bordo di scooter che detenevano hashish per uso personale. Patentini ritirati e droga sequestrata, con relativo loro deferimento al Prefetto di Ragusa.