Raccolta differenziata, Messina prima Città Metropolitana in Sicilia a usare mastelli in Braille
MESSINA. “Siamo molto soddisfatti di essere la prima città metropolitana in Sicilia ad usare per la raccolta differenziata anche mastelli con il Braille per i ciechi. La nostra amministrazione sta cercando di adottare tutte le misure necessarie per abbattere le barriere architettoniche e culturali, che non permettono alle persone disabli di condurre una vita normale, rendendoli così partecipi alle attività della comunità”. A dirlo il sindaco di Messina Cateno De Luca, durante una conferenza stampa nella sede dell'Unione Italiana ciechi di Messina, durante la quale MessinaServizi ha donato 600 kit di mastelli con il Braille per la raccolta differenziata. “Abbiamo pensato con l'Unione Italiana Ciechi di organizzare questa iniziativa -dice il presidente di MessinaServizi Pippo Lombardo– grazie anche a una segnalazione di Pietro Currò. Questo per noi era un atto necessario per portare avanti un progetto di inclusione sociale, anche partendo dalle piccole azioni quotidiane. Questi particolari mastelli saranno consegnati nelle aree dove è già iniziata il porta a porta e poi nel resto della città. E' compito innanzitutto delle istituzioni fare in modo che tutti i cittadini possano sentirsi parte del cambiamento, portando avanti delle buone pratiche come quella della differenziata”.
Il presidente regionale Unione Italiana Ciechi e presidente della Stamperia Regionale Braille di Catania Gaetano Minincleri ha spiegato come avverrà la raccolta porta a porta con questi particolari mastelli: “Sul coperchio di ogni mastello c'è scritto in codice Braille quale materiale è possibile conferire, in questo modo ciechi e ipovedenti potranno correttamente effettuare la raccolta differenziata. Siamo grati all'amministrazione per questa sensibilità verso chi ha disabilità visive e speriamo in altre iniziative anche in ulteriori settori come il trasporto pubblico. Oggi è un giorno bellissimo si aggiunge altro tassello per l'integrazione a Messina che ha dato un ottimo segnale e speriamo che sia seguita da altri”.
Pietro Currò, componente il CdA della Stamperia Regionale Braille ha spiegato alcuni degli innumerevoli prodotti che possono essere realizzati per l'integrazione culturale e sociale di ciechi e ipovedenti, sottolineando: “Siamo pronti a coadiuvare l'amministrazione fornendo supporti con testi in braille per rendere la città sempre più a misura per i disabili visivi. Possiamo creare anche audiolibri, opuscoli in stampa congiunta NeroBraille, mappe tattili o modelli architettonici tridimensionali per i ciechi. Sono loro gli utenti della Stamperia e insieme a essi si progettano e sperimentano nuove produzioni e soluzioni che possano agevolarli nella loro vita quotidiana”. Infine, il presidente provinciale UIC Francesco Ioppolo ha affermato: “Gli spazi preclusi hanno sempre avuto come intento quello di dividere, segregare, escludere. Creare delle opportunità, creare ponti, facilitare le comunicazioni tra gli abitanti della città, questo è un segnale estremamente positivo. Speriamo presto si faccia qualcosa anche per abbattere le barriere architettoniche presenti in città”.