Punk? No, grazie!

zainopunteLi avrete sicuramente visti anche voi per le strade tanto di Messina quanto delle altre città. Tizi strani, anche un po' inquietanti, pieni di piercing, tatuati e vestiti di nero…Tremendi!
Pensando di scrivere su questo argomento ho ritenuto opportuno fare qualche ricerca per capire perché queste persone si conciassero in questo modo. Il risultato? Cito testualmente Wikipedia: ”Nell'idea iniziale dei suoi precursori, lo stile punk doveva caratterizzarsi come un rifiuto dei canoni della moda stessa e delle sue regole. Inizialmente l'abbigliamento era costituito da vestiti strappati, pantaloni laceri, Dr.Martens e catene al collo. I piercing ed i tatuaggi erano ostentati per disprezzo verso la società”. Un buon modo per suscitare disgusto, insomma. Ma proseguiamo, e qua viene il bello: “Il modo di vestire della subcultura punk divenne una moda quando Malcolm McLaren e Vivianne Westwood aprirono un negozio di abbigliamento ispirato allo stile punk chiamato “Sex” a Londra.”
emopunk E quindi mi chiedo: se lo stile punk è nato come rifiuto dei canoni della moda e poi è diventato di “moda” (per quanto assurdo), voi miei cari punk fate mancare le “solide” basi sulle quali si fondava la vostra stilistica. E allora, non sarebbe il caso di lasciar perdere e tornare ad avere fattezze umane?
No, dico sul serio, sapete cosa farei? Se potessi li cospargerei di vernice indelebile coloratissima e milioni di glitter e perline luccicanti… Basta al tristissimo nero, facciamo spazio al glamour e ai colori!
Ma per nostra sfortuna i punk non solo i soli “strani” a girare in città: adesso ci sono anche gli “emo”. Oddio, mi dispiace dirlo, ma quelli proprio non li sopporto! Perché al posto di tagliarvi le vene, se proprio volete dire addio a buona parte del vostro sangue, non andate a donarlo negli ospedali, così almeno con le vostre “sciocchezze” aiutate chi alla propria vita ci tiene? E poi sfigatelli, su con la vita!
Viviamo a Messina e , ok lo riconosco, non c'è poi così tanto da fare: Ma c'e il sole quasi tutto l'anno, c'è il mare, la montagna e tutto è a “portata di mano”. Motivi per sorridere ed essere felici nella vita ce ne sono tanti e ridere e stare sereni fa bene alla vostra salute e a quella di chi vi circonda. Quindi, perché girare come zombie per le vie della città deprimendovi e deprimendoMI, piuttosto che partecipare alla “movida” messinese? Dai, vi aspetto sabato prossimo in centro… ma solo se eviterete di indossare il nero (e sia ben chiaro che non vi sto esortando a venire nudi!), stivaloni e a girare con bizzarri di capelli!

anfibi
Ecco arrivata a questo punto dovrei descrivervi il “fashion killer” della settimana, ma devo ammettere che scegliere uno tra i tanti punk, tutti ovviamente vestiti in modo indecente non è facile. Anzi, è davvero impossibile. Farei prima a descrivervi quello vestito meno peggio e anche in quel caso sarebbe un'impresa ardua! Quindi non mi resta che congedarmi, almeno per ora, e mi raccomando: anche se sentirete la mia mancanza non preoccupatevi. Io tornerò, acida come sempre, sabato prossimo!

Un pensiero su “Punk? No, grazie!

  • 18 Marzo 2017 in 14:54
    Permalink

    Ciao mi chiamo Grazia, ho letto il tuo articolo, e penso che sia troppo sbagliato che tu offenda i punk, sono persone che non fanno del male a nessuno anzi si mettono contro questo mondo marcio e malato, dove regna l’idolatria e troppa ignoranza, e fanno bene; se devi offendere qualcuno prenditela con quella parte di persone chiamate dark, che praticano l’occultismo, cioè cose contro Dio, e con tutte le persone che offendono il prossimo senza motivo, loro sono gli sfigati e gli strani. I punk,comunque non vestono di nero, anzi indossano colori sgargianti, come il viola, il rosa e altri,riguardo i tatuaggi li fanno tutti e non c’è bisogno di essere punk per farli; riguardo gli emo, invece di puntargli il dito contro, devi pensare che sono persone che hanno bisogno di aiuto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *