Princess Mononoke
Paese: Giappone
Genere: Animazione
Durata: 150 minuti
Regia: Hayao Miyazaki
Finalmente e doverosamente riproposto sul grande schermo uno dei migliori film di animazione uscito dallo studio Ghibli, la casa di produzione del più grande regista giapponese di animazione, che ha dato i natali ad opere del calibro di “Il mio vicino Totoro” e “La città incantata”.
In un pacifico villaggio di montagna, il capo tribù Ashitaka è costretto suo malgrado a uccidere un mostro per salvare il villaggio. In realtà è un antico kami della foresta, trasformatosi in demone a causa della rabbia e il dolore che le numerose ferite che aveva subito, gli hanno causato.
Ashitaka è colpito a sua volta e la ferita non può guarire. Continuerà a espandersi fino alla sua morte, condannando lui e chi gli sta vicino. Per questo motivo sceglie l'esilio e si imbatte in una nuova comunità alle prese con il potere degli antichi dei e una ragazza, San, allevata da uno spirito di lupo e come tale cresciuta: gli uomini la chiamano Principessa Mononoke…
Ambientato nell'era Muromachi, periodo di grandi cambiamenti per il Giappone, questo piccolo grande capolavoro prende a soggetto proprio l'avanzamento tecnologico di questo periodo che si scontra con le ancestrali forze della Natura, tema molto caro a Miyazaki e che ha spesso riproposto nei suoi film.
La lotta dell'uomo che con la sua tecnologia lotta per sopraffare una Natura che ha sempre visto a sé superiore e che per questo ha sempre temuto, a torto o a ragione.
L'inevitabile, rovinoso scontro è magistralmente pennellato da Miyazaki, che oltre alla regia e alla splendida fotografia, aggiunge anche il proprio punto di vista e la propria visione così particolare e atipica per noi occidentali, che gli ha valso la fama di Walt Disney Giapponese. Consigliato a chi non lo ha visto e ancor di più a chi lo ha già visto.