Presentazione di “1200 Km in bici per i Fantasmi di Portopalo”
Domani, martedì 19 agosto, alle 9.30, nella Sala Ovale del Comune di Messina si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto “1200 Km in bici per i Fantasmi di Portopalo”.
Saranno presenti Gaia Ferrara, la ciclista protagonista dell'iniziativa, il Presidio di Libera a Messina (intitolato a Nino e Ida Agostino) e il sindaco di Messina Renato Accorinti. Dopo l'incontro con i giornalisti, alle 10.30 è prevista la partenza dei ciclisti verso Catania, con sosta tecnica a Santa Teresa Riva.
Il PROGETTO E LA STORIA DEL NAUFRAGIO Una pedalata in solitario per chiedere alle Istituzioni europee il recupero del relitto F-174, affondato a Natale del 1996. L'obiettivo di Gaia Ferrara, protagonista dell'iniziativa, è quello di percorrere in bicicletta 1.200 chilometri (è partita il 2 agosto da San Severo in Puglia e l'arrivo è previsto a Portopalo il 23 agosto, dopo un giro in 23 tappe lungo le coste italiane).
Il progetto è promosso dall'associazione “Viandando” in collaborazione con “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Quello del '96 fu uno dei più gravi naufragi nel Mar Mediterraneo dal secondo dopoguerra a oggi. Avvenne nella notte tra il 24 e il 25 dicembre a poche miglia dalla località siciliana di Portopalo di Capo Passero, in provincia di siracusa.
La nave trasportava migranti provenienti principalmente da India, Pakistan e Sri Lanka. Furono imbarcati su un battello maltese di nome F174, in pessimo stato, in legno, con i sistemi di sicurezza fuori uso e uno squarcio sulla prua apertosi dopo un urto con un'altra imbarcazione.
La vicenda è stata verificata anche grazie all'inchiesta del giornalista Giovanni Maria Bellu, che nel 2001 mostrò al mondo le immagini degli scheletri delle vittime. Nonostante il processo e le condanne di alcuni dei colpevoli, nessuna iniziativa fu mai intrapresa per il recupero del relitto e del suo carico. Di questa storia non resta che il vago ricordo di alcuni e l'indifferenza di molti.