#Pozzallo. Era stato già arrestato ad agosto, fermato scafista tunisino
La Polizia ha fermato a Pozzallo un tunisino di 19 anni per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Ahmed El Yakoubi era sbarcato insieme a 307 migranti, quasi tutti eritrei, nella mattina di ieri dalla nave Dignity One di Medici Senza Frontiere.
Il giovane tunisino era già stato arrestato dalla Polizia con la stessa accusa nell'agosto del 2015. Il giovane, dopo il carcere era stato espulso e condotto in Tunisia, ma questo non lo ha fermato e ha deciso di mettersi di nuovo in viaggio verso l'Italia.
Il gruppo di migranti, tra loro 80 donne e 23 bambini, era a bordo di un'imbarcazione in gravi condizioni di galleggiabilità ed è stato soccorso nella giornata di sabato 23 aprile dalla fregata Scirocco della marina militare. Appena ultimati i controlli medici, i migranti sono stati trasbordati sulla nave di Medici Senza Frontiere che è giunta alle 9 e 50 di ieri al porto di Pozzallo.
Il tunisino, che peraltro era già entrato tre volte in Italia in maniera clandestina, è stato identificato dopo dodici ore dall'arrivo dei migranti al porto di Pozzallo dagli agenti della Squadra Mobile di Ragusa, in collaborazione con un'aliquota dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
“Lo sbarco di cittadini eritrei non si registrava da mesi, considerato che le indagini avevano permesso di appurare che per loro scelta stavano aspettando le migliori condizioni meteo per mettersi in viaggio – spiegano dalla Questura di Ragusa. I migranti hanno descritto perfettamente lo loro barca in legno e in trattamenti disumani subiti in Libia dalle consorterie criminali, sempre più specializzate nel favorire l'immigrazione clandestina”.
“I racconti fatti ai poliziotti – aggiungono dalla Questura – sono sempre terribili ma non ci si abitua mai davanti a tanto dolore trasmesso dalle vittime di questi criminali incalliti che pur di guadagnare denaro non esitano in alcun modo ad arruolare giovanissimi scafisti tunisini pronti ad affrontare viaggi in condizioni durissime con centinaia di persone da imbarcare”.
Nel 2016 sono stati 53 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 150 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, specificano dalla Squadra Mobile di Ragusa, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane, coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.