Ponte sullo Stretto, l’inutile scampagnata di PD, CGIL e nopontisti a Bruxelles
BRUXELLES. A guardare le foto, la trasferta al Parlamento europeo alla quale hanno partecipato un po' tutti, da PD e CGIL (che rinnegando Pancrazio De Pasquale dicono no al ponte sullo Stretto) al WWF (che ignora la lezione di Folco Quilici, uno che di ambiente ne capiva veramente, altro che passerelle a favor di telecamera), fino al solito pugno di esponenti dei gruppetti nopontisti, il clima sembra più quello di una gita scolastica che non una missione politica: tutti insieme appassionatamente a Bruxelles a parlare (anzi, a sproloquiare) di ponte.
Il ritornello è sempre lo stesso da quando oltre 20 anni fa, con una giravolta spaziale nel momento in cui Berlusconi disse che l'opera era fondamentale, la compagnia di giro composta da sinistra, centrosinistra e ambientalisti (o qualunque cosa siano, visto che navi e aerei che loro tanto amano sono i mezzi di trasporto più inquinanti) disse no al collegamento stabile tra la Sicilia e l'Europa.
“Oggi a Bruxelles abbiamo esposto le ragioni per cui è essenziale guardare ad un rilancio vero del nostro territorio, guardando alle sue reali necessità -ha dichiarato Armando Hyerace, neo segretario del PD peloritano, riproponendo le stesse chiacchiere nopontiste identiche da sempre. C'è chi ha chiaro che salute, istruzione, lavoro, cura del territorio, legalità, sicurezza e sostenibilità ambientale ed economica vengono prima di tutto”. Tutto molto bello, peccato che nei tanti anni in cui la sinistra è stata al Governo, anche quando il PD ha governato con i grillini senza avere i numeri, nulla di questo meraviglioso programma si sia concretizzato.
Da liquidare con una sonora risata le ulteriori affermazioni di Hyerace (“Il Partito Democratico di Messina ha preso parte a questo importante momento di dialogo, nella sede del Parlamento Europeo, ponendo le legittime osservazioni che rendono la proposta del Ponte sullo Stretto irricevibile e contraria ad ogni profilo tecnico, economico e ambientale, anche rispetto alla normativa vigente di rango europeo”) che dimostrano soltanto l'assoluto scollegamento con la realtà di piddini, presunti ambientalisti e affini.
L'europarlamentare Pasquale Tridico (M5S- The Left) ignorando gli studi di insigni geologi continua a insistere sui “rischi, in termini sismici e ambientali” del ponte sullo Stretto e cita improbabili “contraddizioni normative” che a suo dire potrebbero fermare la costruzione dell'opera.
Immancabile l'attacco alla Lega, questa volta da un'altra europarlamentare, Cristina Guarda dei Verdi: “Oggi ci alziamo in piedi contro questa Lega nord che va a conquistare il Sud Italia imponendo una linea e una strategia
che non è asservita al bene comune, ma è asservita l'interesse di pochi, generando uno spazio e un capitolo di bilancio esclusivamente per rilanciare risorse economiche ai soliti noti”. Cosa abbiano fatto di concreto i Verdi per il Meridione è cosa ancora sconosciuta ai più, ma su questo la Guarda preferisce glissare.
Intanto il sindaco di reggio calabria Giuseppe Falcolmatà, che sul ponte è alquanto ondivago, si ritrova sotto attacco dall'opposizione. “Fino a qualche mese fa si diceva non contrario alla realizzazione del ponte -sottolineano i consiglieri di Forza Italia del Comune di Reggio Calabria Federico Milia, Antonino Maiolino e Roberto Vizzari. Poi, improvvisamente, vista la posizione del Partito democratico, con il no deciso della Schlein, ecco che il sindaco si piega: consiglio comunale aperto sul tema, seguito in religioso silenzio per non smentire se stesso. Oggi, alla riunione tenutasi a Bruxelles, alla presenza di vari rappresentanti istituzionali no ponte, il sindaco risulta assente al tavolo: una posizione che continua a risultare poco chiara. L'idea che una figura istituzionale come il sindaco di Villa San Giovanni Giusy Caminiti, che dovrebbe essere tra i principali sostenitori dello sviluppo del suo territorio, si rechi al Parlamento europeo per ribadire la propria visione di contrasto a un'infrastruttura come il ponte appare non soltanto illogica, ma anche provinciale e anti-sviluppo. Tuttavia -incalzano i consiglieri forzisti- se la posizione del sindaco Caminiti appare chiara, risulta invece illeggibile quella del sindaco Falcomatà, anche lui del Partito Democratico, ma a metà tra il sì e il no. In una regione che è da sempre ai margini in termini di investimenti e infrastrutture, opporsi ideologicamente alle possibilità concrete di sviluppo che deriverebbero dalla realizzazione di un'opera così strategica, che già a partire dalle fasi preliminari di costruzione, consentirebbe alla nostra città e a tutta la Calabria e la Sicilia di attrarre ulteriori investimenti, creando le condizioni favorevoli per uno sviluppo multisettoriale, è una decisione che lascia perplessi e che rischia di compromettere il futuro della Calabria e di tutto il Sud. Un futuro – concludono i consiglieri – negato alle prossime generazioni da una politica che rema in direzione contraria agli interessi dei cittadini”.
Una gita scolastica quindi (o una scampagnata, fate voi), visto che il 13 giugno scorso il Consiglio Europeo ha confermato il ponte sullo Stretto di Messina quale opera fondamentale del corridoio ‘Scandinavo-Mediterraneo'. Poi, il 17 luglio, la Commissione Europea ha finanziato la progettazione esecutiva con 25 milioni di euro, pari al 50% dell'importo relativo alla parte ferroviaria.
Un passaggio importante il cofinanziamento UE, perché la Stretto di Messina ha partecipato e vinto un bando europeo (Connecting Europe Facility for Transport) aperto a tutti i Paesi dell'Unione per il finanziamento di opere di trasporto. In questo ambito la Commissione Europea ha evidenziato l'interesse collettivo dell'opera, sulla base della sua capacità di incidere sui quattro gli obiettivi dei corridoi TEN-T: coesione, efficienza, sostenibilità e incremento dei benefici per gli utenti. Tra i parametri valutati anche le positive ricadute socioeconomiche e ambientali del progetto, la riduzione dei tempi di viaggio, dell'impatto acustico e delle emissioni inquinanti. Positiva valutazione anche per la capacità del progetto di incrementare l'accessibilità e lo sviluppo economico di Calabria e Sicilia, migliorando le connessioni. Il finanziamento accordato, insieme all'inserimento da parte del Consiglio Europeo del ponte nell'ambito del corridoio Scandinavo-Mediterraneo, conferma il ruolo strategico dell'opera per l'Europa e consente di prevedere la possibilità di reperire ulteriori contributi UE a copertura dei costi di realizzazione del ponte con conseguente riduzione dell'onere a carico dello Stato.