Ponte sullo Stretto, Germanà e Carrà (Lega) attaccano il PD per il ricorso alla Commissione Europea
roma. Il PD mette in atto l'ennesimo tentativo per provare a fermare la costruzione del ponte sullo Stretto e la replica della Lega non si fa attendere. “Il PD non si smentisce e si rivolge alla Commissione Europea per andare contro quest'opera -attacca il senatore Nino Germanà, coordinatore della Lega in Sicilia– che con voti massimi ha superato i criteri del bando per il cofinanziamento europeo, legati a ‘Priorità e urgenza, maturità, qualità, impatto ed effetto catalizzatore'. Incide su tutti e quattro gli obiettivi definiti nella regolamentazione dei corridoi TEN-T, ovvero coesione, efficienza, sostenibilità e incremento dei benefici per gli utenti. La Commissione UE ha valutato anche che l'iter progettuale è in stato molto avanzato ed è elevata la qualità del progetto attuale. Tra i parametri sono stati valutati anche le positive ricadute socioeconomiche e ambientali del progetto, la riduzione dei tempi di viaggio e delle emissioni inquinanti. Positiva valutazione anche per la capacità dell‘infrastruttura di incrementare l'accessibilità e lo sviluppo economico di Calabria e Sicilia, migliorando le connessioni. Inutile ricordare ancora una volta ai Dem che il progetto ha coinvolto decine di esperti che confermano i benefici dell'opera per l'ambiente, oltre al ritorno economico che ne deriverebbe e i noti vantaggi per la mobilità dei cittadini. Davanti all'odio politico il PD è capace persino di andare contro il proprio Paese e tutti gli italiani pur di dire no”.
Sulla stessa lunghezza d'onda il deputato siciliano della Lega Anastasio Carrà. “Scandaloso che il PD, noto anche come partito del no, arrivi a remare contro il Paese per bieco calcolo politico.
Non solo non hanno fatto nulla per decenni, consegnandoci un Paese arretrato in termini di sviluppo infrastrutturale, ma oggi attaccano il ponte sullo Stretto, progetto che ha trovato consenso anche in Europa, dimostrando come siano più interessati a criticare interventi fondamentali per l'Italia piuttosto che contribuire alla crescita del Paese.
Il ponte è un'opera fondamentale non solo per i territori, ma anche a livello nazionale e internazionale: chi la definisce un ecomostro non ha compreso la valenza strategica che ricopre.
Di dannoso, insostenibile e antistorico c'è solo l'atteggiamento anti italiano di cui dovrebbe vergognarsi certa sinistra”.