MESSINA. Adesso che è arrivato l'ok dalla Commissione tecnica di Valutazione di Impatto Ambientale del ministero dell'Ambiente al progetto del ponte sullo Stretto il sindaco Federico Basile ci riprova. Favorevole al collegamento stabile tra la Sicilia e l'Europa durante la campagna elettorale del 2022 che lo portò a Palazzo Zanca da vincitore, quando il suo dominus politico Cateno De Luca, pontista da sempre (basta dare un'occhiata ai giornali degli ultimi 30 anni) cambiò improvvisamente idea con una doppia capriola con triplo salto mortale senza rete di protezione subito dopo l'elezione del suo protégé, quest'ultimo lo seguì docilmente, dichiarandosi contrario (non si sa bene su quali basi tecnico-scientifiche) al progetto riattivato dall'attuale Governo e rivendicando un ruolo per la città nelle decisioni da prendere visto che l'iter per la costruzione dell'opera era stato riattivato nel 2023, pochi mesi dopo l'arrivo a Palazzo Chigi di Giorgia Meloni.
Atteggiamento sconcertante soprattutto perché, proprio in quanto a capo di amministrazioni favorevoli al ponte (come testimoniano i programmi elettorali di De Luca del 2018 e di Basile del 2022), magari nella programmazione della Messina futura sarebbe stato logico tenere conto della possibile riattivazione dei cantieri dell'opera bloccati da Monti nel 2012, cosa che è puntualmente avvenuta, invece di allinearsi sulle posizioni dei nopontisti parlando di “portata devastante”.
“Ora il percorso passa al CIPESS, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile -ha dichiarato Basile. La fase esecutiva dell'opera sta subendo un'accelerazione e dobbiamo fare tutto ciò che spetta al Comune per garantire che il progetto rispetti il nostro territorio. La nostra città, come abbiamo detto più volte, deve essere protagonista in ogni fase del progetto per garantirne un corretto inserimento nel territorio e un impatto positivo su economia, ambiente e qualità della vita anche in ottica di benefici delle opere compensative proposte e i cui benefici ricadranno sulla città di Messina e che dovranno essere in parte avviate prima della concreta realizzazione del ponte e delle relative opere complementari”.
Giornalista professionista dal secolo scorso, si divide equamente tra articoli di economia e politica, la cucina vegana, i propri cani, i libri, la musica, il teatro e le serate con gli amici, non necessariamente in quest’ordine. Allergica ai punti e virgola e all’abuso dei due punti, crede fermamente nel congiuntivo e ripete continuamente che gli unici due ausiliari concessi sono essere e avere. La sua frase preferita è: “Se rinasco voglio essere la moglie dell’ispettore Barnaby”.