Ponte sullo Stretto, arriva il sì della Camera con una maggioranza schiacciante: 182 voti favorevoli
“Dopo cinquant'anni di chiacchiere si passa finalmente ai fatti per unire e modernizzare il Paese” scrive il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini su Twitter. “Un'opera importante -aggiunge il sottosegretario Alessandro Morelli– che creerà 100mila posti di lavoro e permetterà a 5 milioni di siciliani di avvicinarsi in maniera reale al resto del continente, dando all'Europa la piattaforma logistica naturale migliore verso Suez e l'Africa”. A votare sì al provvedimento anche i deputati di Azione e Italia Viva.
Il costo dell'opera (che il DEF, il Documento Economico Finanziario, ha indicato in 13 miliardi e mezzo di euro, ma che per la Webuild che lo realizzerà sarà di 11 miliardi) tiene conto dell'aggiornamento dei prezzi rispetto a quelli indicati nel progetto approvato nel 2011 e poi stoppato nel 2012 dal Governo Monti.
La legge modifica il vecchio assetto societario della società Stretto di Messina SpA, che diventa una società in house (una tipologia di impresa pubblica e agiscono come un'estensione della Pubblica Amministrazione tramite le quali quest'ultima produce beni e servizi). Il 51% sarà proprietà del ministero dell'Economia e delle Finanze, il resto delle Regioni sicilia e Calabria, RFI e ANAS. Inoltre, una volta che il ponte sullo Stretto sarà stato collaudato e gli impianti ferroviari saranno stati completati, questi saranno gestiti da RFI, controllata del Gruppo Ferrovie dello Stato. Al ministero dei Trasporti sono state attribuite funzioni di indirizzo, controllo, vigilanza tecnica e operativa sulla Stretto di Messina SpA. Il Consiglio di amministrazione della SdM sarà composto da 5 membri: due designati dal MEF d'intesa con il MIT per le cariche di presidente e di amministratore delegato, altri due designati dalle Regioni Sicilia e Calabria e uno designato da RFI e ANAS.
La Stretto di Messina avrà a disposizione anche mezzo milione di euro l'anno per un Comitato scientifico, i cui componenti saranno individuati con un decreto del MIT, che sarà composto da 9 membri e avrà compiti di consulenza tecnica.