Politica. Messina, nota di Libero Gioveni contro i presidenti delle 6 Circoscrizioni
MESSINA. Nuovo comunicato del consigliere comunale del PD Libero Gioveni in merito alla nota congiunta dei 6 Presidenti di Circoscrizione di ieri. “Non posso, soprattutto nella qualità di presidente della Commissione Decentramento del Consiglio Comunale, non osservare quanto segue – commenta Gioveni. Trovo alquanto pretestuoso e abbastanza singolare, essendo stato anch'io consigliere circoscrizionale, che dei presidenti di Quartiere parlino per nome e per conto dei rispettivi Consigli senza che questi ultimi siano stati da loro interpellati e coinvolti; pertanto il contenuto della nota, non essendo stato condiviso (tant'è che qualcuno si è ufficialmente dissociato), non può rappresentare affatto il pensiero unanime delle 6 istituzioni decentrate che, proprio come il Consiglio Comunale, sono state democraticamente elette. Assodato quindi che il documento sia frutto del pensiero solo di 6 singole persone seppur autorevoli, trovo altrettanto singolare politicamente che, che nel solo giro di due mesi di mandato, dei presidenti (5 di centrodestra e 1 di centrosinistra) abbiano di fatto rinnegato le loro coalizioni di appartenenza osannando a gran voce un sindaco che, per quanto sia operativo e iperattivo, non si può considerare ancora il Messia venuto a salvare un popolo e un territorio per i quali i signori presidenti hanno tentato in tutti i modi di far governare da altri due candidati a sindaco che, provo a immaginare, ieri leggendo le loro bizzarre dichiarazioni si saranno fatti il segno della croce con la mano manca”.
“C'è da chiedersi – continua Gioveni – se siamo proprio sicuri che questa presa di posizione dei presidenti non sia stata guidata, voluta e chiesta da qualcuno ed espressa col solo obiettivo di salvare una poltrona che frutta loro per 5 anni un'indennità fissa (non a gettoni) di 2.100 euro lordi al mese, parecchio di più addirittura di quella spettante ai consiglieri comunali che si fermano, ben che vada, a 900 euro netti al mese con tutte le responsabilità che si assumono votando atti finanziari e costituzioni di società partecipate e non certo facendo, come loro, semplici segnalazioni? Rimango basito di fronte alla palese indifferenza del primo cittadino sulle politiche del Decentramento visto che in campagna elettorale aveva dichiarato di voler ELIMINARE le Circoscrizioni, come si possa dare pieno sostegno (anche nei metodi e nelle espressioni forti utilizzate) ad un sindaco che magari va a presenziare persino le feste private ma che non ha ancora fatto o programmato delle visite istituzionali proprio nelle sedi circoscrizionali, quando di contro invece, proprio la Commissione che presiedo in seno a quel Consiglio Comunale che loro hanno nella sostanza “depauperato”, ha già programmato di audire nella seduta del 24 settembre tutte le Circoscrizioni con l'obiettivo di valorizzarle attraverso finalmente l'attuazione dell'art. 5 della Legge 11/2015 sul Decentramento amministrativo che tutte le Amministrazioni, compresa l'attuale, stanno snobbando e disapplicando e che questo Consiglio Comunale con la Commissione Decentramento intende con forza portare avanti. Pertanto, nel ricordare ai 6 Presidenti di Quartiere che in politica anche la forma è sostanza e che proprio loro dovrebbero essere i primi garanti delle regole democratiche volte anche al rispetto delle istituzioni, avrei gradito (in questo caso anche nella veste di cittadino) che la stessa veemenza e unanimità di espressione utilizzate nella nota di ieri con la quale sono entrati a gamba tesa in una interlocuzione comunque già avviata con il primo cittadino, li avessero utilizzate anche su temi importanti e di stretta attualità che in questo primo scorcio di mandato hanno interessato le popolazioni che li hanno eletti (emergenza scuole, Risanamento ecc.) rispetto ai quali invece, spiace constatare, sono rimasti totalmente indifferenti”.