Pericle, Brecht e Pirandello: ecco le “Voci per l’isola”
In barba al caldo, centinaia di persone ieri pomeriggio si sono riversate sotto il palco allestito in via dei Mille per l'evento “Voci per l'isola”. Seguito naturale dell'appello firmato da una folta schiera di artisti e intellettuali messinesi per rivendicare il mantenimento dell'area pedonale in città.
Ospite d'eccezione Nino Frassica, che ha introdotto e accompagnato i contributi degli artisti intervenuti. Contributi vari e numerosi, tutti accomunati dal tema della partecipazione politica e del rispetto per il territorio.
Con letture che hanno spaziato dal discorso agli Ateniesi sulla democrazia di Pericle del 461 a.C. al brano di Brecht “Amare il mondo”, passando per Pirandello e molti altri ancora.
In chiusura, il cantautore Gabriele Savasta ha eseguito tra gli altri un brano originale dedicato al cavaliere Cammarata, lo scultore messinese riconosciuto e osannato all'estero ma ignorato nella propria città. “La sua casa-museo semidistrutta per far spazio al parcheggio di un supermercato -ha sottolineato Savasta- è l'emblema di un atteggiamento tutto messinese che siamo qui per combattere e tentare di sradicare”.
Presente anche il sindaco Accorinti, che ha ribadito la ferma intenzione di portare avanti insieme alla cittadinanza la causa dell'isola pedonale che “in tutto il mondo è riconosciuta come un atto di civiltà, mentre qui dobbiamo fare sforzi enormi”. Ma, ha aggiunto, “noi ci siamo e non molliamo”.
A fargli eco il presidente dell'Associazione Millevetrine Giambattista Arrigo: “Vorrei che la buona politica, che sono convinto sia ben rappresentata all'interno del Consiglio Comunale, riprendesse in considerazione una cosa che i cittadini messinesi chiedono a gran voce. Cercheremo di creare l'occasione per aprire un dialogo con l'Amministrazione, ospitando i vari gruppi consiliari proprio negli spazi dell'isola pedonale, per approfondire alcuni aspetti su cui non tutti sono correttamente informati”.
Tra gli argomenti da segnalare, uno, fondamentale, è stato ribadito da Claudio Calabrò, un associato storico di Millevetrine: non si è mai registrata la depressione economica di un territorio a causa della pedonalizzazione del centro.